PESARO - Dodici anni fa Pesaro-Varese valeva lo scudetto, oggi l’appeal di una delle intramontabili sfide del campionato italiano è legato principalmente all’estro di un giocatore, che nelle due società in questione ha già militato nel corso di questa stagione. Ci si presenta in tenuta sportivissima DeMarco Johnson, reduce dall’allenamento mattutino. Bandana nera in testa, tuta, sorriso Durbans e tutta la spensieratezza dei suoi 26 anni. E subito lo indirizziamo all’appuntamento di domani. «No, davvero, non è una gara particolarmente diversa per me - ammette candidamente il micione di Charlotte - Voglio vincere tutte le partite che giochiamo e in questo periodo ancora di più, perchè i punti ci servono per raggiungere il quarto posto». Lo immaginiamo riposato ed extra-carico alla vigilia del “suo" match, dopo un mercoledì passato a fare il tifo da fuori. «I miei compagni hanno fatto un gran lavoro contro la Skipper - continua DeMarco - le guardie hanno disputato un incontro super, ma mi è piaciuto tantissimo anche Blair, concreto e presente. Non credo che Bologna abbia giocato al massimo delle sue possibilità, ma forse il merito è in parte nostro, che abbiamo impedito che la Fortitudo si scatenasse. E’ stata una grande vittoria per noi». Sì, va bene, ma ci dica di Varese. «Mi sento ogni settimana con i miei amici Hamilton, Shabazz, Pozzecco, persone a cui sono legato. Però ora sono contento di essere qui e di lottare con la Scavolini per lo scudetto. Voglio che arriviamo al massimo della forma ai play-off». Cosa non le piaceva dell’ambiente varesino? «Non ci sono screzi particolari, il fatto è che con la società, il presidente, non ci si guardava mai negli occhi, non si passava mai del tempo insieme. Ci conoscevamo appena, una situazione molto diversa da quella che c’è alla Scavolini. Il mio agente mi ha aiutato a scegliere la soluzione migliore per me e per me era giunto il tempo di cambiare». Domani, oltre a Di Giuliomaria, mancherà Pozzecco, infortunato. Avevate legato? «Oh sì! E’ un mio carissimo amico, un ottimo ragazzo e un bravo giocatore. Ultimamente stava giocando poco e mi dispiace che a Pesaro non ci sia, anche se la Scavolini trarrà non pochi vantaggi dalla sua assenza!». La Metis è cambiata parecchio dopo la vostra separazione... «Il nuovo coach mi sembra la persona giusta per allenare Varese. I ragazzi sono più duri in campo, hanno fatto un salto di qualità. Per vincere, noi dovremo essere aggressivi fin dal primo minuto e uccidere la partita prima possibile». Lei promette 30 punti? «No, mai - si fa serio DeMarco - Voglio solo giocare bene e aiutare la mia squadra a vincere. Mi piace troppo vincere». Domani il via alle 18,15, con la Scavolini ancora priva di Beric.
Lunedì 25 marzo Ario Costa e la Scavolini terranno a battesimo le iniziative dell’Azienda Sanitaria di Pesaro, in occasione della “Seconda giornata nazionale della donazione di organi", che si celebra in tutta Italia domenica 18 aprile 2002. Saranno inoltre presenti: Angelino Guidi, Direttore generale Usl n° 1 e i rappresentanti delle associazioni di volontariato.
Camilla Cataldo
Lunedì 25 marzo Ario Costa e la Scavolini terranno a battesimo le iniziative dell’Azienda Sanitaria di Pesaro, in occasione della “Seconda giornata nazionale della donazione di organi", che si celebra in tutta Italia domenica 18 aprile 2002. Saranno inoltre presenti: Angelino Guidi, Direttore generale Usl n° 1 e i rappresentanti delle associazioni di volontariato.
Camilla Cataldo
Fonte: Il Messaggero