Nel match del Torneo dell’Acropoli disputato all’OAKA di Atene, l’Italia si impone in volata contro la Serbia per 89-88. Per gli uomini allenati dal ct Pozzecco, ci sono stati 13 punti per Fontecchio, 12 per Spagnolo e 11 (con 11 rimbalzi) per Polonara. Gli Azzurri sono adesso attesi giovedì 10 agosto alle 18.45 contro i padroni di casa della Grecia.
Parte decisamente meglio la Nazionale allenata dal ct Svetislav Pesic, che sfrutta le prime iniziative di talento di Nikola Jovic e Bogdanovic per replicare alle buone circolazioni di palla Azzurre finalizzate da Tonut e Polonara: la differenza viene fatta quindi in apertura da due bombe di Avramovic (4-11). Il momento d’oro degli slavi continua con i cecchini Jovic e il neo virtussino Dobric, che sigillano il nuovo massimo vantaggio sul +13, costringendo Pozzecco al timeout. L’Italia si sblocca poi con Melli, Fontecchio e Tonut dalla distanza ma Milutinov è inarrestabile sotto i tabelloni e Guduric si mette subito in partita con l’appoggio dell’11-26. Dopo un bel fade-away di Jovic, Ricci impatta insaccando dall’angolo e Spagnolo si mette in mostra con due belle penetrazioni che non fanno perdere troppo contatto agli Azzurri; con Marinkovic, tuttavia, la Serbia chiude al meglio il quarto d’apertura realizzando sulla sirena del 19-32. Nel secondo periodo, Datome in taglio e Severini da tre punti fanno proseguire il buon momento italiano per il -8, Guduric risponde in penetrazione ma ancora le fiammate di Datome, Spagnolo e un ottimo Diouf tengono gli Azzurri a galla (30-36). Nonostante il rientro in campo di Milutinov ridia ossigeno ai serbi, l’Italia continua sulle ali dell’entusiasmo nella rimonta e nella precisione da tre punti di Severini, Diouf e Spagnolo per il -3. Sul finire del tempo, Fontecchio segna di potenza al ferro, Polonara realizza dall’angolo la bomba che accorcia addirittura sul -1 ma Avramovic poi beffa Spissu rubandogli il pallone e sigillando i primi 20’ di partita sul 44-47.
La ripresa si apre proprio con una reazione di Spissu e il tap-in che impatta gli avversari di Melli, prima che Polonara da lontano risponda a Bogdanovic e piazzi il primo sorpasso della partita sul 52-51. Grazie a Milutinov e alle iniziative di Marinkovic, la Serbia risponde colpo su colpo e Jovic replica a un Fontecchio scatenato sia da tre punti che in penetrazione (63-61). Successivamente, Guduric sale di livello dal palleggio, Ricci ribatte da lontano e poi Procida mantiene un grande equilibrio con un elegante backdoor; il quarto si chiude poi con un jumper di Spagnolo e i liberi di Dobric per il 70-70 dopo 30’. Nell’ultimo quarto, Ristic da sotto e Severini da lontano non cambiano il canovaccio del match, prima che Bogdanovic dalla lunetta risponda ai tiri dalla lunetta di Procida (75-76 a 7’ dal termine); proprio l’ala dell’ALBA Berlino – di seguito – accompagna uno scatenato Pajola con dei guizzi difensivi che lanciano l’Italia e poi Polonara tornare a suonare la sveglia con la bomba del +4. A 3’ dal termine, Guduric finalizza una buona circolazione di palla slava, l’Italia poi raccoglie vari rimbalzi in attacco e Fontecchio ringrazia con un bel canestro dall’angolo per il +3. Successivamente, Guduric fallisce dei colpi dalla distanza e Spissu è glaciale nel mettere due possessi pieni tra le due squadre con 100” da giocare. Tocca quindi al giovane Jovic caricarsi la Serbia sulle spalle, concretizzando un gioco da tre punti ma proprio il giocatore dei Miami Heat fallisce il tentativo da tre punti del sorpasso e Fontecchio chiude i conti, nonostante l'ultima fiammata di Bogdanovic e un fallo in attacco commesso da Fontecchio. Finisce 89-88.
