Ritorno alla vittoria per la squadra campana, trascinata dal più votato nella lotta al miglior giocatore dell'ultimo turno di campionato: Jordan Parks (GeVi Napoli, 1413 voti) ha superato nelle preferenze del pubblico l'agguerrita concorrenza di Kyle Weems (Virtus Segafredo Bologna, 1297 voti) e Diego Flaccadori (Dolomiti Energia Trentino, 815 voti).
Un digiuno durato quasi due mesi quello dei partenopei, la cui ultima vittoria risaliva al 31 gennaio nella sfida contro Trieste, sempre di fronte al pubblico del PalaBarbuto. I grandi interpreti della disciplina tendono ad incolparsi se non riescono nell'intento di portare la propria compagine al successo, specie se questa al termine dell'anno solare passato era una delle rivelazioni del campionato. Arrivati nella fase calda della stagione e sentendo il fiato sul collo dei fanalini di coda, urgeva trovare una soluzione per scacciare i cattivi pensieri, così Jordan Parks si è liberato della negatività ed ha eruttato come il Vesuvio giocando una delle migliori partite del suo campionato: 22 punti, frutto principalmente di un 4/6 dalla lunga distanza e del 100% ai liberi (6/6); alla prova balistica ha aggiunto 4 rimbalzi e 2 assist, ma è nella metà campo difensiva ad aver causato numerosi mal di testa, stoppando 2 volte le incursioni brindisine e strappando loro 5 palloni, una costante nell'annata del nativo del Queens. Un solo fallo commesso, tanta sostanza e l'aiuto di una squadra compatta decisa a porre fine al brutto periodo; il 29 alla voce valutazione, ma soprattutto il +19 nel plus/minus sono le cifre che testimoniano nuovamente quanto sia stato fondamentale il suo apporto sul parquet.
Quando si mette in testa di dominare una partita, il classe 1994 agisce come una macchina incapace di essere fermata; quando il suo sforzo viene coadiuvato dall'intero gruppo ogni canestro sembra arrivare con estrema semplicità. Il trio statunitense formato con McDuffie e Rich incanta e diverte gli spettatori presenti a palazzo, pronti a sostenerli anche nei momenti più complicati come quelli vissuti di recente; al triumvirato si aggiungono gli altri guerrieri in azzurro, tasselli fondamentali per risalire la china e riportare la GeVi in alto nella classifica. Il tiro dalla distanza è stata l'arma con cui ha messo in ginocchio la difesa avversaria, il numero 11 è stato abile a sfruttare le loro distrazioni e il tanto spazio lasciato dai 6.75 metri, un assist che ha permesso a Napoli di mettere la gara sui binari giusti; il passaggio dietro la schiena per Zerini, arrivato da una palla rubata in difesa e concluso con una giocata da tre punti, ha testimoniato la forte volontà dei ragazzi di coach Buscaglia a cambiare rotta, così da poter raggiungere lidi migliori.
L'ala americana ha saltato solamente una sola partita di campionato (7ª giornata contro Tortona), ma nelle 22 in cui è sceso in campo è partito sempre in quintetto; inoltre Parks è il migliore della GeVi nella maggior parte delle statistiche di squadra: primo per punti segnati (15.5), primo per minuti giocati (28.9), primo per rimbalzi catturati (7.3), primo per recuperi (1.5) e per valutazione (16.0). Nonostante la mole di conclusioni tentate dalla media distanza (8.7, la più alta tra i giocatori di Napoli), converte con estrema precisione (4.8, 55.2%) e classificandosi tra i migliori del campionato nel suo ruolo. Il 29 alla voce valutazione è stato il terzo miglior dato fatto registrare dal classe 1994 quest'anno dopo il 50 nella sconfitta contro la Fortitudo Kigili Bologna e il 32 nel successo ottenuto sul parquet della Carpegna Prosciutto Pesaro; nella sfida di domenica ha pareggiato il record stagionale per triple segnate (4), realizzate anche nella partita da 40 punti, questa volta però ci sono voluti 6 tentativi (66.7%) invece di 8. Contro Brindisi è arrivato anche un career high per Jordan Parks: con 5 palloni rubati ha superato il record precedente di 4 arrivato sempre al PalaBarbuto, questa volta nella sconfitta subita per mano di Venezia.