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Gandini alla Gazzetta dello Sport: 'Sul pubblico ci vuole un piano. Ma adesso non fermiamoci'

Gandini alla Gazzetta dello Sport: 'Sul pubblico ci vuole un piano. Ma adesso non fermiamoci'

"Non fermiamoci, non disperdiamo il patrimonio della Supercoppa". Il presidente della Lega, Umberto Gandini, è soddisfatto: la pallacanestro italiana è ripartita. Un eventuale rinvio del campionato, oltre a creare problemi di incastri in un calendario già fitto, sarebbe un passo indietro nel riavvicinamento di un pubblico che per mesi non ha vissuto lo sport né dal vivo né a distanza. L'ipotesi era stata avanzata da Luca Baraldi, a.d. della Virtus Bologna: "I club di A e il mondo del basket italiano devono interrogarsi su quello che è giusto fare, se sia meglio cominciare il campionato il27settembre o attendere nuove disposizioni dopo il 7 ottobre".
No al rinvio
Il 24 settembre, nell'assemblea che si terrà a Milano, la Lega ne parlerà, ma tutti iclub sono d'accordo che il campionato debba ripartire. "Non sono sorpreso dalle parole di Baraldi, il dialogo con i club è costante - dice Gandini - Il pubblico per Virtus e Fortitudo è ancora più importante che altrove. Un rinvio sarebbe complesso: 9 squadre di Serie A su 16 giocheranno le coppe. Siamo parte di un sistema dove tutto sta riprendendo. Ora tocca al governo". La Supercoppa ha riportato il pubblico. "È la base per iniziare il campionato - dice Gandini - tenendo sempre presente l'evoluzione della situazione sanitaria. Mi spiace che Veneto ePuglia non si siano accodate all'Emilia ealle altre regioni che hanno deciso per l'apertura dei palasport fino al 25 per cento della capienza. Ora il problema è avere una road map, sapere quando e come si potrà riaprire. I club non possono pianificare".
Il pubblico
"Sono stato al derby di Bologna - racconta Gandini - e ho visto code veloci, con 10-15 persone al massimo agli ingressi, tutti con la mascherina e sottoposti al controllo della temperatura. Nei palasport è come nella vita di tutti i giorni, il pubblico lo sa, ormai è abituato. E nelle arene ci sono volumi di aria enormi rispetto a negozi, supermercati o mezzi pubblici. Le porte chiuse spaventerebbero solo la gente. Non possiamo tornare indietro, ci vuole tempo per ritrovare l'abitudine di andare alle partite. Ha ragione il presidente federale Gianni Petrucci: "Ora dateci una risposta"".
L'obiettivo
Martedì è prevista un'audizione del dirigente del Dipartimento sport del ministero al comitato tecnico scientifico. "I tempi per l'auspicabile normativa nazionale ci sono - dice Gandini -. Noi abbiamo 15 giorni con una Final Four di Supercoppa in cui potrebbero esserci 2500 spettatori. L'obiettivo è incrementare la percentuale di riempimento dei palasport dal 25 al 30 fino al 50 per cento. I protocolli per le squadre stanno funzionando. Abbiamo presentato una proposta alla Fip che prevede test più dilatati nel tempo e quindi più gestibili per i costi". La Supercoppa potrà essere così anche in futuro? "Questa formula mi piace - dice Gandini - ed è stata ben recepita. È stata un'edizione speciale in un anno particolare e per il 50o anniversario della Lega. Se i club preferiranno, torneremo alla Final Four tra le finaliste della Coppa Italia e del campionato".


Paolo Bartezzaghi

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