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Eurosport Supercoppa: Kyzlink allo scadere, l'UNAHOTELS Reggio Emilia batte la Fortitudo e resta in corsa

Eurosport Supercoppa: Kyzlink allo scadere, l'UNAHOTELS Reggio Emilia batte la Fortitudo e resta in corsa

Niente regali a Basket  City. La Fortitudo butta via nel supplementare una partita  già vinta, ma per la Effe inutile dopo l'eliminazione del giorno prima, con ciò costringendo gli eterni rivali cittadini della Virtus a guadagnarsi la qualificazione alle Final Four di Supercoppa domenica all'Unipol Arena contro Reggio Emilia. La squadra di coach Martino è in crescita e lotta su ogni pallone col suo folletto Taylor che va a onde, cavalcando bene quelle più difficili, e tanti giocatori in cerca di gloria. Ha battuto due volte lanuova Effe, una doppia rivincita per il suo allenatore, e adesso mette pressione anche alla V nera che parte dal vantaggio di+4 raccolto nella gara d'andata dopo un supplementare. Stavolta l'overtime sorride all'Unahotels che pure deve inserire gli americani arrivati in ritardo, ma riesce a giocare con grande fluidità e leggerezza.
Il colpo di Reggio nasce nell'ultimo minuto del tempo regolamentare quando, dal -9, impatta con tre triple di fila sfruttando le amnesie e la troppa sicurezza di una Effe ancora instabile. E poi si concretizza sulla sirena del 45' grazie alla tripla del ceco Kyzlink, un grande atleta dotato di mani educate (nella foto in un duello con Aradori).
Per Reggio, all'anno zero dopo il passaggio di proprietà e il nuovo ribaltone in panchina e nel management, è un segnale di rinascita che va incoraggiato con la fiducia dei suoi tifosi nella stagione in cui il club ha scelto l'esilio volontario di Casalecchio per proteggere lo zoccolo duro dei propri abbonati dalle restrizioni del Covid. Passo indietro al contrario per la Fortitudo, che si era risollevata col successo nel secondo derby stagionale. E' un passo indietro e un segnale che la costruzione della squadra attorno ai tre bomber è un progetto delicato che ha bisogno di fondamenta più solide in difesa. Nella sera in cui Aradori, confermando il suo eccellente stato di forma, è chirurgico al tiro, con due errori e tanta leadership, e Fantinelli e Happ sono presenti in tutte le voci statistiche, scambiandosi i compiti di realizzatore e passatore, ecco che il castello di coach Sacchetti crolla sotto il vuoto di Banks. Non di meno fanno la differenza in negativo gli errori e le velleità dei suoi due Usa debuttanti con Withers e Fletcher che alternano belle giocate a errori seriali. Assetto in rodaggio Sacchetti deve modellare la fisionomia di una squadra fondata sui tre migliori realizzatori dell'ultimo campionato di Serie A con la pazienza di uno scultore. Non bastano gli acuti di Aradori e i fondamentali di Happ per surrogare le amnesie del terzo tenore Banks, apparso in difficoltà asintonizzarsi con i due compagni econ igiochi d'attacco dei biancoblu. In questo momento della stagione non è allarmante trovarsi indietro nella condizione, ma i passaggi a vuoto vanno interpretati e corretti. L'assetto tra due esterni e un lungo che amano avere la palla in mano è molto delicato ed esige un lungo rodaggio per trovare i giusti equilibri e sincronismi tra tre giocatori dalle caratteristiche tecniche e fisiche molto diverse tra loro. Reggio invece ha una squadra più eterogenea e nelle sue debolezze trova il modo di esaltarsi con le soluzioni più semplici.


Andrea Tosi

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