“Oltre ad essere un grande giocatore, Peppe è anche un ragazzo straordinario – ha aggiunto il team manager Mauro Saja. Sarà la nostra guida carismatica, che farà valere la sua esperienza sia in campo che in spogliatoio”.
Prende parola quindi a Poeta: “Grazie a tutti per le belle parole. Sono contento e carico per questa nuova esperienza. Ho l’entusiasmo di un bambino nonostante sia la mia ventesima stagione da professionista. La Vanoli è una realtà che ho sempre stimato negli anni, gestita da un signore della pallacanestro come Aldo. Quando mi è arrivata la proposta di Cremona non ci ho pensato un attimo: cercavo un posto dove giocare e divertirmi in una società seria, e la Vanoli è il posto giusto. C’è sempre stata empatia con la città e ho un feeling particolare col PalaRadi: speriamo di confermarlo anche adesso che sarà il terreno di casa.
Proverò a trasmettere alla squadra entusiasmo, che è il modo con cui vivo la pallacanestro, positività e anche la mia esperienza. Il mio ruolo sarà quello di collante tra staff e spogliatoio ma anche all’interno dello spogliatoio, tra giocatori italiani e giocatori americani, insegnando loro il valore di indossare questa maglia. Sarà un’esperienza stimolante. La squadra è composta da tanti giovani, alcuni alla prima esperienza in Italia, ma tutti con fame, stimoli e voglia di far bene. Siamo entusiasti e pronti ad affrontare ogni difficoltà. Con coach Galbiati ho un ottimo rapporto, ci confrontiamo spesso. Ha grande passione e conoscenza del gioco ed ha imparato molto da Luca Banchi, di cui è stato assistente per tanti anni. Nonostante sia giovane ha già avuto esperienze importanti da capo allenatore, oltre ad aver lavorato con i giovani. Un mix che può fare di lui un allenatore importante.
Il mio obiettivo personale va di pari passo all’obiettivo comune: a 35 anni, la mia soddisfazione va di pari passo ai risultati della squadra. Se la squadra fa bene vuol dire che sono riuscito a dare il mio contributo. Il mio obiettivo è far si che la Vanoli raggiunga il miglior risultato possibile.
La Supercoppa sarà di fatto un precampionato: probabilmente non saremo al completo, alcuni giocatori avranno pochi allenamenti nelle gambe; in più la squadra è del tutto nuova e questo non ci aiuta. La vivremo come va vissuta, impegnandoci al massimo e provando a vincere ogni partita, ma con la consapevolezza che le priorità saranno crescere, conoscersi, trovare alchimia e linee guida che poi seguiremo in campionato. A proposito di campionato, escludendo le big, credo ci sarà grande equilibrio. Partono avvantaggiate quelle squadre che hanno mantenuto l’ossatura del gruppo”.