Nella vittoria della Carpegna Basket Pesaro al PalaDozza, è balzata agli occhi la grande prova di Leonardo Toté. L’ala forte della squadra marchigiana, con una prestazione da 12 punti e 10 rimbalzi, garantì il successo al suo team contro la neo-promossa Pompea Fortitudo Bologna. Leonardo lungo il corso della stagione ha giocato sempre al massimo fino al suono dell'ultima sirena. Fin qui il 22enne, al primo anno in Serie A, ha registrato numeri interessanti, viaggiando con la media di 9.5 punti e 6.0 rimbalzi a partita.
La sua carriera è cominciata nelle giovanili della Scaligera Verona, per passare in seguito alla Umana Reyer Venezia. Il debutto tra i grandi è stato in A2 con la Leonessa Brescia, dove a 18 anni ha messo su cifre interessanti e vinto un campionato, sebbene non sia mai partito titolare in stagione. Gli anni successivi ha giocato in prestito a Verona, sua squadra d’origine, qui il suo talento ha iniziato a sbocciare, con diverse prestazioni di rilievo e un primo anno dove si rende protagonista di ottime percentuali dal campo. Il suo exploit avviene nel suo ultimo anno in Serie A2: a Jesi non salta nemmeno una partita e in tutte quante parte in quintetto, si abbassano le percentuali ai liberi, ma diventa vero e proprio perno della squadra, facendosi notare su entrambi i lati del campo e registrando 42 stoppate in regular season.
In Nazionale ha ottenuto convocazioni con tutte le formazioni Under e giocando anche una U-23 FIBA World Cup 3x3, questo biglietto da visita sarà importante in chiave futura per una chiamata in Nazionale maggiore.
Classe 1997, 210 centimetri di intelligenza cestistica, l’Italia ha in Toté uno dei futuri diamanti della palla a spicchi, talento che a Pesaro stanno imparando ad ammirare.
Testo a cura di Edoardo Pollero di overtimebasket.com