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Alessandro Toti: 'In rosa adesso solo due giocatori. Ma restiamo in A per sognare"

Alessandro Toti: 'In rosa adesso solo due giocatori. Ma restiamo in A per sognare"

La Virtus Roma guarda al futuro. Almeno ci prova in questa fase di incertezza seppur di parziale ripartenza. Il più giovane tra i presidenti della serie A di basket, Alessandro Toti, fa i conti. «In realtà stiamo cercando di capire come e con chi potremo ripartire - dice prima ancora di fare i conti. Siamo una società senza uno sponsor principale ma con molte aziende che in questa stagione avevano deciso di darci il loro contributo. Saranno ancora tutte in grado o avranno la voglia di farlo? La situazione che stiamo vivendo ha cambiato le scelte di tutti. Per noi il punto di partenza sarà la serie A, comunque».


Dei punti fermi ci sono: coach Piero Bucchi e Tommaso Baldasso hanno il contratto. Gli altri?
«Per fortuna sotto contratto ci sono anche lo staff tecnico e operativo, il ds Valerio Spinelli e, tra i giocatori, Roberto Rullo che ha un accordo come quello di Bucchi per un eventuale uscita bilaterale».


Degli italiani della stagione interrotta chi vorreste ancora?
«Premesso che perla composizione della squadra bisognerà prima avere un budget definito, ci stiamo muovendo a piccoli, ma importanti passi. Con Amar Alibegovic stiamo trattando il rinnovo del contratto perché, sia noi che lui, abbiamo voglia di proseguire assieme. Ascoltiamo le sue richieste e gli faremo le nostre proposte, sono fiducioso. Giovanni Pini, grande professionista e ragazzo d'oro è un altro che ci piacerebbe tenere ancora». E gli americani? «Per loro è ancora troppo presto. Credo che il mercato della prossima estate sarà molto diverso. Oggi devo dire che, se potessi contare sul budget della stagione passata (circa 4 milioni di euro, ndr), sarei contento. Forse, chissà, con quella cifra potremmo pensare a qualcosa di diverso dalla salvezza. Ma con prudenza».
Si giocherà comunque al Pala Eur nonostante i costi altissimi? «Per forza. A Roma non c'è altro. A porte chiuse, oltre all'aspetto economico non sarebbe bello anche da un punto di vista del calore, dell'atmosfera, ma non ci sono alternative. L'ipotesi di andare a giocare fuori Roma non ci ha mai sfiorato. Ma se fossimo costretti a pensarci lo faremmo».


Eduardo Lubrano

Fonte: La Repubblica
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