Per Andrea De Nicolao, classe 1991 e nativo di Camposampiero, la consacrazione che sta avendo adesso a Venezia è frutto di una lunghissima carriera. Dopo aver mosso i primi passi nella sua Padova, Andrea si sposta alla Benetton Treviso dove nel 2009 vince il titolo nazionale Under 19. Nello stesso anno “The Shark” debutta in Serie A con la maglia dei Verdi ma, visto il poco minutaggio a disposizione, fa prima un passaggio a Lago Maggiore in Serie A Dilettanti e poi si sposta a Varese (nel 2012), dove da playmaker di riserva mette in mostra le sue doti migliori: difesa, leadership, attacco al ferro, voglia di arrivare sul pallone prima di tutti gli altri. Nonostante le cifre siano poco indicative (4.4 punti e 1.8 assist in quasi 21’ di media sul parquet), Andrea è il terzo miglior under-22 in Serie A della stagione 2012-13. Tuttavia, dopo un altro anno alla Cimberio di elevata fattura (in cui registra anche un positivo 36,7% da oltre l’arco), De Nicolao scende di categoria giocando una stagione in A2 a Verona raggiungendo l’obiettivo di giocare da stella della squadra tanto che, nel 2015, arriva la chiamata di Reggio Emilia per tornare nella massima categoria. Con la Grissin Bon, Andrea vince la Supercoppa 2015 e colleziona un biennio solido che gli permette di continuare l’ascesa. Dall’estate del 2017, infatti, De Nicolao veste la canotta della Reyer Venezia, con cui ha vinto una FIBA Europe Cup nel 2018 e lo scudetto nel 2019.
Quest’anno, con l’addio di Haynes, il padovano è in crescita costante. A Cantù ha firmato una prestazione da 14 assist, pareggiando nella stagione corrente il record di Mekel e Markovic e riscrivendo il primato, per questa statistica, della storia della Reyer. Nella scorsa Final Eight è stato il segreto, neanche troppo nascosto, del successo storico di Venezia, mettendo in scena un clinic difensivo e offensivo.
State pur certi che su qualsiasi palla vagante vedrete sempre il #10 orogranata tuffarsi sul parquet, lottare e giocarsela fino alla fine. Come uno squalo che si rispetti.
Testo a cura di Matteo Puzzuoli di overtimebasket.com