Negli ultimi anni la Grissin Bon Reggio Emilia è stata una delle società più virtuose di serie A in termini di utilizzo di giocatori italiani. Da Cinciarini a Cervi, da Della Valle a Mussini, molti sono i giocatori che si sono lanciati o hanno avuto nuove opportunità in maglia biancorossa. Nell'ultima estate il nuovo corso di coach Buscaglia ha rivoluzionato il roster, portando a firme congeniali all'idea di basket dell'ex Trento.
Arrivato a Reggio dopo il triennale a Milano, Simone Fontecchio è immediatamente divenuto il cardine del sistema della Grissin Bon. Gli anni di minor utilizzo all'Armani non hanno intaccato il valore del classe '95, oggi più sicuro e maturo di quanto non fosse a Bologna e più al centro del progetto di quanto non fosse a Milano. Il suo contributo non può essere apprezzato appieno se si bada solo alle semplici statistiche, ma il suo ruolo è importante quanto quello dei principali terminali offensivi della squadra. In un gioco che privilegia i giochi a due tra Mekel-Poeta e i lunghi, Fontecchio è il terzo uomo ideale: capace di mettere palla a terra per attaccare i close-out ma anche di punire dall'arco. La gamma di opzioni offensive è vasta, ma si esplica per lo più dopo uno scarico delle guardie, perché Buscaglia ancora non gli chiede frequenti soluzioni da palleggiatore primario. Il contributo in difesa lo rende davvero insostituibile per Reggio. Buscaglia può affidarsi a lui quando ha necessità di cambiare aggressivamente, grazie alla sua incredibile mobilità laterale che consente di stare con le guardie e alla potenza nella parte alta del corpo per contenere i lunghi. Talvolta il coach lo assegna a un esterno non particolarmente pericoloso per poterne sfruttare il tempismo in aiuto dal lato debole: anche quando non riesce a piazzare stoppate spettacolari, risulta decisivo per alterare le conclusioni al ferro. I tifosi di Reggio non possono far altro che godersi il suo talento a tutto tondo, mentre in ottica nazionale la sua poliedricità sul parquet lo rende un perfetto elemento di equilibrio per i quintetti Azzurri.
Testo a cura di Giandamiano Bovi di overtimebasket.com