Josh Mayo è uno dei migliori realizzatori del campionato. Quando tuttavia si è trovato di fronte Brescia i suoi 21 punti sono stati oscurati da brutte percentuali dal campo. Questo perché è stato limitato per buona parte del match dal signore in foto, David Moss. E solo nel 4/4, senza il capitano della Leonessa a inseguirlo, Mayo ha potuto trovare spazio.
David è stato il leader di Brescia fin dal momento della sua firma, nel marzo del 2016. L'aggiunta di un giocatore di tale carisma in A2 mostrava le vere ambizioni della società: pochi mesi dopo, a giugno, arriva infatti la promozione in serie A. Moss è di gran lunga il miglior giocatore per l'intero l'arco dei playoff e trascina Brescia in tutte le decisive gare 5.
Oggi, a 36 anni, è ancora un giocatore imprescindibile per coach Esposito. Le statistiche non possono mostrare quanto sia importante il lavoro dell'ala americana, spesso impiegata in punta in difesa, con l'incarico di imbrigliare il miglior giocatore degli avversari. Oggi, a 36 anni, come a Siena all'apice della carriera.
Già, Siena. Moss fece parte dell'ultima squadra italiana capace di raggiungere le Final Four di Eurolega, nel 2011. Non a caso, fu anche nel roster di Milano che più si avvicinò a questo obiettivo, perdendo nel 2014 una tiratissima serie contro il Maccabi poi campione. Ma la sua nomea di campione è diffusa soprattutto in Italia, dove tutti i tifosi – uomini e donne – lo hanno amato ovunque. Dagli inizi a Jesi in A2, passando per il debutto in A e i playoff con Teramo e Bologna, fino agli scudetti 2011, 2012, 2013 con Siena e quello del 2014 con Milano: Moss è sempre stato un vincente.
Brescia si gode ora il suo capitano, ancora pronto a piegare le gambe in difesa e a segnare dall'arco nei momenti più difficili per la sua squadra. Ha dichiarato recentemente di voler giocare ancora diversi anni, preferibilmente in maglia Leonessa.
Dopo una lunga e vincente carriera non avrebbe più nulla da dimostrare, ma la determinazione che mette in ogni gara mostra il suo viscerale amore per il gioco, la sua voglia di continuare a distinguersi. Un esempio per tutti i giovani, David Moss.
Testo a cura di Giandamiano Bovi su overtimebasket.com
