L’ultimo turno ha visto la prima sconfitta della capolista Virtus Bologna, la conferma dell’importanza del fattore casalingo a Treviso, Roma, Bologna e Cantù e la grande vittoria esterna di Sassari a Brindisi. Milano fatica ma vince a Pesaro nonostante i molti infortuni. Attenzione, il mercato può movimentarsi a breve per diverse squadre. Ma concentriamoci sul nostro tema: quali sono stati i migliori italiani di serie A nella 12° giornata?
Pietro Aradori, Fortitudo Bologna: come vincere al PalaDozza? Come vincere in un palazzetto in cui l’incessante supporto della Fossa dei Leoni si coniuga con il talento di giocatori come Pietro Aradori? Trento viene annichilita e Pietro vince la sfida con l’ex compagno alla Virtus Gentile grazie a una prestazione totale da 18 punti, 9 rimbalzi e 5 assist. L’ex Virtus è passato agli eterni rivali divenendo non solo un leader tecnico – spesso viene dato per scontato l’apporto offensivo di Aradori, da anni una certezza in serie A – ma anche guida sul piano emotivo. Nei momenti di difficoltà, rari contro Trento ma più frequenti fuori casa, Aradori si è spesso fatto trovare pronto, chiedendo palloni nei momenti di blackout in attacco.
Dove può arrivare la F? Il talento di Aradori non pone limiti.
Luca Vitali, Brescia: la sfida casalinga contro Pistoia poteva presentare più insidie del previsto per Brescia, orfana dell’infortunato Ken Horton. Luca Vitali è però una garanzia per il nostro campionato e gli uomini di Carrea non riescono a fermare lui e l’attacco bresciano. Il play di Esposito mette a referto 16 punti, dimostrandosi più aggressivo del solito in attacco, e porta Brescia al vantaggio ottenuto nel primo quarto e mantenuto fino alla fine. Gli assist sono 8, i compagni entrano in ritmo e Brescia resta nel gruppone in lotta per un posto alla Coppa Italia di Pesaro. Brescia riposa la prossima settimana in campionato ma è attesa da un impegno tanto difficile quanto fondamentale in Eurocup contro il Darussafaka. Dallo stato di forma di Luca Vitali dipende il destino della stagione della Leonessa, ora alla fase cruciale. Passaggio del turno in Eurocup e qualificazione alle Final 8: gli obiettivi di Vitali e compagni sono a portata di mano.
Andrea Pecchia, Cantù: il derby lombardo tra Cantù e Varese viene vinto dai padroni di casa dopo una partita molto combattuta. La giovanissima squadra di Pancotto è e sarà ancora soggetta ad alti e bassi nel corso della stagione, ma pare aver trovato un leader carismatico in Andrea Pecchia. L’ex Treviglio penetra, subisce falli e cattura 8 rimbalzi, finendo con 14 punti segnati per 20 di valutazione. Il suo contributo è fondamentale anche in difesa per contenere gli americani di Varese. Se l’attacco di Caja è imbrigliato, parte del merito è sua. I tifosi di Cantù possono per ora godersi il suo talento, ma attenzione: le sirene di mercato (sponda Virtus Bologna) sono accese. Pecchia, uno dei candidati per il titolo di miglior giovane della serie A, ha già i riflettori delle big puntati su di sé.
Amar Alibegovic, Roma: la sfida di domenica sera vede trionfare Roma su Trieste. La coppia Dyson-Jefferson è inarrestabile per i ragazzi di Dalmasson, ma i due americani non potrebbero essere così efficaci se non potessero contare su un terzo uomo perfetto per il contesto, Alibegovic. In una serata non eccellente al tiro (2/7), il figlio di Teo riesce comunque a sfiorare la doppia doppia mettendo a referto 9 punti e 13 rimbalzi. La sua aggressività sotto i tabelloni è essenziale per colmare la lacuna in mobilità laterale di Jefferson. Alibegovic si sta inoltre dimostrando un leader per Roma e inizia a raggiungere una certa costanza di rendimento. A 24 anni è alle porte della maturità cestistica e nella capitale la sua carriera potrebbe svoltare definitivamente.
Nicola Akele, Cremona: la Vanoli Cremona infligge la prima sconfitta stagionale alla Virtus capolista, difendendo le mura amiche grazie al vantaggio accumulato nel primo quarto. Vorremmo premiare Nicola Akele, non tanto per la singola prestazione da 9 punti e 8 rimbalzi, di cui 4 offensivi, quanto per la crescita dimostrata da inizio anno. L’impatto con la serie A dopo l’ottima esperienza in A2 era stato problematico, ma nella striscia di 5 vittorie di Cremona Akele si sta rivelando un valore aggiunto sia in attacco, dove garantisce buone spaziature, sia in difesa. Il suo jumper è sempre più efficace e gli consente di acquisire la fiducia necessaria per rendersi utile in diversi aspetti del gioco. Meo Sacchetti e i suoi hanno cambiato marcia, ora Cremona si candida al ruolo di sorpresa di A, già assunto lo scorso anno.
Fonte: overtime.it a cura di Giandamiano Bovi