I due coach, incrociatisi ieri sera al Carnera perché Napoli si è allenata dopo gli arancione, si avvicinano con circospezione all’appuntamento odierno.
«È molto difficile – dice Pillastrini –. La Pompea ha un ruolino notevole. Ha vinto tanto in trasferta, pure a Fabriano. Dobbiamo pensare a noi, però. La squadra è viva, pur se ci sono problemi. Lavoriamo per risolverli e ho fiducia in miglioramenti».
«Stiamo andando bene, oltre le aspettative. Speriamo di continuare così. La gara a Udine è molto difficile – fa eco Mazzon – proviamo a giocarcela».
«Napoli – riprende il coach di casa – è una grande squadra, rodata pur se ha cambiato dopo la promozione. Perciò è ancor più pericolosa. Ha 9 vinte su 15 gare, dopo averne perse 3 su 4 all’inizio. Si parte sfavoriti, ma niente paura: si può fare l’impresa. Comunque, abbiamo una squadra dietro in classifica. Dobbiamo essere cinici. Ci sta di perdere, ma è molto meglio vincere».
La palla a Mazzon: «Udine gioca in casa, pure bene da quando ha cambiato allenatore. Con Pesaro ha perso per una prova pazzesca di Beric. Ha l’acqua alla gola e bisogno di punti: ha grandi motivazioni. È penultima e a me, veneto, spiace vedere in difficoltà una piazza storica. Fosse ai vertici, sarebbe un bene per il basket del Nord Est».
Il coach della Pompea si tuffa quindi in allenamento con i dieci schierati nella vittoria di domenica sulla Metis Varese. Pillastrini, dal canto suo, ha riavuto Burke, Nikagbatse (nella foto a fianco contro Pecile) e Zacchetti. L’Usa ieri ha finito anzitempo per la contrattura a un inguine. Il tedesco si è allenato nonostante il polso destro faccia le bizze. Joel l’ultimo dell’anno aveva fatto ancora baruffa con le caviglie, ma ieri era il suo posto. Oggi saranno tutti e tre della gara.
Penberthy, Greer, Rajola banco di prova per le guardie arancione e Andersen, Conlon, Morena per i lunghi? «C’è pure Davison che gioca sotto (ma partendo dalla panchina, ndr) e sul perimetro Clack è un giocatore atletico, di quelli che ci danno fastidio. Sarà un test per tutti noi. A Bologna abbiamo cominciato a giocare più controllato. Saremo meno brillanti, ma soprattutto contro Napoli dovremo imporre il nostro ritmo. Stern? Ha mantenuto fiducia e dimostrato di meritarla. Assieme a Mikhailov non è andata granché bene a Bologna, ma insisteremo».
Omaggio per abbonati, esibendo la tessera a fine gara, il calendario Snaidero 2003.
Valerio Morelli