LIVORNO — E' una Mabo che deve fare in conti con l'infermeria. Parente infatti, dovrà star fuori per almeno un mese prima di riprendere l'attività a seguito dell'operazione alla mandibola. Anche Cotani è fermo ai box in attesa del via libera dello staff medico. Luca Garri, reduce dall'esperienza azzurra, parla dell'avventura in nazionale e dei prossimi impegni della Mabo. «La convocazione è giunta a sorpresa — commenta il pivot — sapevo di essere riserva a casa ma non mi aspettavo di seguire il gruppo in Inghilterra e di essere presente anche a Trento. E' stata un'esperienza che ha lasciato sicuramente il segno, poiché anche se non ho giocato, essere presente e assistere alle gare per me ha voluto dire molto in ottica di esperienza».
Vede un futuro 'azzurro'?
«Ho vent'anni. Non mi piace adagiarmi sulla mia giovane età, devo lavorare duro giorno dopo giorno per sperare di poter migliorare e di poter far comodo sempre di più alla causa azzurra. A gennaio la nazionale avrà altre due sfide, sarebbe bello essere presente magari in una di quelle».
Parliamo di Mabo, calendario difficile?
«Calendario a dir poco ostico. Domenica ci aspetta Cantù, una squadra molto forte che tra le mura casalinghe sa dare il meglio di sé. Hanno dei giocatori veramente pericolosi e sono in netta crescita. Dopo ci aspetta la trasferta a Roseto, altro palazzetto incandescente, poi attenderemo al varco Fabriano dove sarà vietato sbagliare e dove i due punti saranno d'obbligo. Poi ancora Treviso e Roma, insomma un mese davvero infuocato, dove non dovremo mollare mai in fatto di concentrazione e grinta espressa sul campo. La chiave? Come al solito il gruppo, la nostra arma migliore».
Giacomo Niccolini
Vede un futuro 'azzurro'?
«Ho vent'anni. Non mi piace adagiarmi sulla mia giovane età, devo lavorare duro giorno dopo giorno per sperare di poter migliorare e di poter far comodo sempre di più alla causa azzurra. A gennaio la nazionale avrà altre due sfide, sarebbe bello essere presente magari in una di quelle».
Parliamo di Mabo, calendario difficile?
«Calendario a dir poco ostico. Domenica ci aspetta Cantù, una squadra molto forte che tra le mura casalinghe sa dare il meglio di sé. Hanno dei giocatori veramente pericolosi e sono in netta crescita. Dopo ci aspetta la trasferta a Roseto, altro palazzetto incandescente, poi attenderemo al varco Fabriano dove sarà vietato sbagliare e dove i due punti saranno d'obbligo. Poi ancora Treviso e Roma, insomma un mese davvero infuocato, dove non dovremo mollare mai in fatto di concentrazione e grinta espressa sul campo. La chiave? Come al solito il gruppo, la nostra arma migliore».
Giacomo Niccolini
Fonte: La Nazione