L'avevamo lasciato un sabato pomeriggio di un'estate fa (era il 7 luglio 2001) all'hotel Re Enzo.
Lo ritroviamo un venerdì sera d'autunno, con Zoran Savic, al Jolly: Jasmin Repesa — ventunesimo allenatore della storia dell'Aquila — prenderà possesso della squadra questa mattina, cominciando a lavorare con i suoi assistenti, Roggiani e Breveglieri.
Anche se a disposizione avrà solo Delfino e Fultz. Alla lista degli assenti (i nazionali), s'è aggiunto Scepanovic, per un'infiammazione che ne sconsiglia l'utilizzo. Per Vlado terapia con Ugo Cavina, fisioterapista della Skipper.
Slitta, intanto, la presentazione di Repesa. Non più oggi, ma lunedì, al PalaDozza, per parlare di programmi e obiettivi.
Che non dovrebbero differire molto da quelli esposti un anno e mezzo fa quando lui, Repesa, si presentava alla Città dei Canestri come un teorico della forza del gruppo. Sposato da undici anni con Mubera, ha un figlio di 10, Dino. Le prime parole sono per il sito dell'Aquila, www.fortitudo.it, che nei prossimi giorni si presenterà con un nuovo formato.
«Sono orgoglioso — confessa al sito biancoblù — di arrivare in una grande squadra e per di più in Italia, è un grande desiderio che si avvera. Un anno e mezzo fa ero stato vicinissimo alla firma con la Fortitudo, poi non se ne era fatto nulla. Conosco la Fortitudo per averla seguita in modo approfondito. Mi sono fatto l'idea di una squadra che ha saputo giocare a volte molto bene e a volte meno e che, dal punto di vista offensivo, dispone davvero di un grande talento ma che, difensivamente, può fare molto di più. Un gruppo che ha nel gioco in transizione una qualità eccellente perché dispone di giocatori abili nel correre in velocità».
Per accelerare il suo ambientamento nella nuova realtà chiederà lumi anche al suo predecessore.
«Cercherò di acquisire il maggior numero di informazioni sulla squadra, entrando nei dettagli più piccoli, parlando con lo staff e con Savic. E magari anche con Boniciolli, con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, e che ha lavorato a lungo con questo gruppo».
Vuol bruciare i tempi, Repesa.
«Spero che tutto vada a posto nel minor tempo possibile — prosegue in queste sue prime dichiarazioni — ma credo in me stesso e nel mio lavoro. Ovunque ho allenato sono riuscito a raccogliere buoni risultati, e spero di poter fare altrettanto qui, in una delle società più importanti d'Italia, e a Bologna che resta la città al centro dei canestri in Europa, dove si respira basket a colazione, pranzo e cena».
Chiude parlando dell'amico Savic: «Ci conosciamo bene. Siamo stati compagni di squadra ai tempi del Borac, quando lui era giovanissimo. Insieme potremo fare un ottimo lavoro: lui è un grande lavoratore, una persona limpida e dalle fortissime motivazioni. Per me non è stato difficile decidere, l'ho fatto in meno di due giorni».
Alessandro Gallo
Lo ritroviamo un venerdì sera d'autunno, con Zoran Savic, al Jolly: Jasmin Repesa — ventunesimo allenatore della storia dell'Aquila — prenderà possesso della squadra questa mattina, cominciando a lavorare con i suoi assistenti, Roggiani e Breveglieri.
Anche se a disposizione avrà solo Delfino e Fultz. Alla lista degli assenti (i nazionali), s'è aggiunto Scepanovic, per un'infiammazione che ne sconsiglia l'utilizzo. Per Vlado terapia con Ugo Cavina, fisioterapista della Skipper.
Slitta, intanto, la presentazione di Repesa. Non più oggi, ma lunedì, al PalaDozza, per parlare di programmi e obiettivi.
Che non dovrebbero differire molto da quelli esposti un anno e mezzo fa quando lui, Repesa, si presentava alla Città dei Canestri come un teorico della forza del gruppo. Sposato da undici anni con Mubera, ha un figlio di 10, Dino. Le prime parole sono per il sito dell'Aquila, www.fortitudo.it, che nei prossimi giorni si presenterà con un nuovo formato.
«Sono orgoglioso — confessa al sito biancoblù — di arrivare in una grande squadra e per di più in Italia, è un grande desiderio che si avvera. Un anno e mezzo fa ero stato vicinissimo alla firma con la Fortitudo, poi non se ne era fatto nulla. Conosco la Fortitudo per averla seguita in modo approfondito. Mi sono fatto l'idea di una squadra che ha saputo giocare a volte molto bene e a volte meno e che, dal punto di vista offensivo, dispone davvero di un grande talento ma che, difensivamente, può fare molto di più. Un gruppo che ha nel gioco in transizione una qualità eccellente perché dispone di giocatori abili nel correre in velocità».
Per accelerare il suo ambientamento nella nuova realtà chiederà lumi anche al suo predecessore.
«Cercherò di acquisire il maggior numero di informazioni sulla squadra, entrando nei dettagli più piccoli, parlando con lo staff e con Savic. E magari anche con Boniciolli, con cui ho sempre avuto un ottimo rapporto, e che ha lavorato a lungo con questo gruppo».
Vuol bruciare i tempi, Repesa.
«Spero che tutto vada a posto nel minor tempo possibile — prosegue in queste sue prime dichiarazioni — ma credo in me stesso e nel mio lavoro. Ovunque ho allenato sono riuscito a raccogliere buoni risultati, e spero di poter fare altrettanto qui, in una delle società più importanti d'Italia, e a Bologna che resta la città al centro dei canestri in Europa, dove si respira basket a colazione, pranzo e cena».
Chiude parlando dell'amico Savic: «Ci conosciamo bene. Siamo stati compagni di squadra ai tempi del Borac, quando lui era giovanissimo. Insieme potremo fare un ottimo lavoro: lui è un grande lavoratore, una persona limpida e dalle fortissime motivazioni. Per me non è stato difficile decidere, l'ho fatto in meno di due giorni».
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino