L'infortunio di David è datato 29 settembre, scontro frontale con l'altro Andersen, Michelone. Due partite giocate stringendo i denti e poi la necessità di fermarsi e saltare sette turni. Sette partite nelle quali la Virtus ha conquistato sei vittorie. Poi il rientro e l'avvio di un ciclo negativo: quattro ko consecutivi. E' chiaro che si tratta di un paradosso perché il ritorno del «cangurino» ha migliorato e non indebolito la Virtus – è sufficiente vedere la differenza di rendimento, proprio nella stracittadina, tra lui e il pariruolo Koturovic -, ma la sorte, in questo caso, ha giocato contro.
David Andersen incassa e sorride. Ha solo 22 anni, ma è alla quarta stagione in bianconero e sa come vanno le cose da queste parti. «Ci ho pensato anch'io – abbozza – al fatto che sono rientrato e abbiamo incassato quattro sconfitte. Non l'ho fatto apposta e poi, in questo momento, il calendario era difficile».
Resta ottimista, David, e spiega il motivo. «Fuori dal campo il gruppo è buono, compatto. In campo, invece, dobbiamo ancora trovare certi meccanismi. Capire, magari, a chi va affidato l'ultimo pallone. E' un discorso che riguarda il coach, ma l'anno passato, per esempio, sapevamo che certi palloni andavano a Ginobili».
Il presidente ha citato proprio David e gli altri «vecchi», Rigaudeau e Frosini, come esempi. Una menzione che abbiamo provato a tradurre (non è detto che l'interpretazione sia esatta) come una tiratina d'orecchi a un Bell (ma non solo lui) assai egoista. «Charlie – insiste David – è uno dei nostri migliori attaccanti. Ma in questa squadra sono tanti a poter fare canestro». La differenza, sostiene Andersen, la fa la difesa. Sistemando le cose là dietro la situazione non può che migliorare. «Dobbiamo essere aggressivi e aggredire in difesa. Mentre in attacco aspettare la soluzione migliore. Ma per crescere dobbiamo cominciare proprio dalla difesa».
Chissà se si vedrà qualcosa già nel pomeriggio. La Virtus affronterà in amichevole, ma a porte chiuse, il Castel Maggiore privo di Levin, Ghiacci, Barlera e Abram. Qualche problema per la stessa Virtus, con gli acciacchi che riguardano Frosini e Brkic. «Frosini - spiega Roberto Rimondini, dello staff medico della Virtus - ha riportato una contrattura paravertebrale in sede dorso lombare sinistra, per la quale dovrà stare a riposo per tre giorni. Brkic invece dovrà stare fermo fino a domenica in quanto persiste il dolore al ginocchio sinistro». La Virtus, che ritroverà Komazec come avversario (ha firmato per Wroclaw), attende il ritorno di Beard e, per questo, cercherà di sfoltire la rosa (Gagneur, Miralles e Attruia).
Alessandro Gallo
David Andersen incassa e sorride. Ha solo 22 anni, ma è alla quarta stagione in bianconero e sa come vanno le cose da queste parti. «Ci ho pensato anch'io – abbozza – al fatto che sono rientrato e abbiamo incassato quattro sconfitte. Non l'ho fatto apposta e poi, in questo momento, il calendario era difficile».
Resta ottimista, David, e spiega il motivo. «Fuori dal campo il gruppo è buono, compatto. In campo, invece, dobbiamo ancora trovare certi meccanismi. Capire, magari, a chi va affidato l'ultimo pallone. E' un discorso che riguarda il coach, ma l'anno passato, per esempio, sapevamo che certi palloni andavano a Ginobili».
Il presidente ha citato proprio David e gli altri «vecchi», Rigaudeau e Frosini, come esempi. Una menzione che abbiamo provato a tradurre (non è detto che l'interpretazione sia esatta) come una tiratina d'orecchi a un Bell (ma non solo lui) assai egoista. «Charlie – insiste David – è uno dei nostri migliori attaccanti. Ma in questa squadra sono tanti a poter fare canestro». La differenza, sostiene Andersen, la fa la difesa. Sistemando le cose là dietro la situazione non può che migliorare. «Dobbiamo essere aggressivi e aggredire in difesa. Mentre in attacco aspettare la soluzione migliore. Ma per crescere dobbiamo cominciare proprio dalla difesa».
Chissà se si vedrà qualcosa già nel pomeriggio. La Virtus affronterà in amichevole, ma a porte chiuse, il Castel Maggiore privo di Levin, Ghiacci, Barlera e Abram. Qualche problema per la stessa Virtus, con gli acciacchi che riguardano Frosini e Brkic. «Frosini - spiega Roberto Rimondini, dello staff medico della Virtus - ha riportato una contrattura paravertebrale in sede dorso lombare sinistra, per la quale dovrà stare a riposo per tre giorni. Brkic invece dovrà stare fermo fino a domenica in quanto persiste il dolore al ginocchio sinistro». La Virtus, che ritroverà Komazec come avversario (ha firmato per Wroclaw), attende il ritorno di Beard e, per questo, cercherà di sfoltire la rosa (Gagneur, Miralles e Attruia).
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino