LIVORNO. La maledizione di Daniele Parente continua. Ora che la pausa avrebbe potuto permettergli di recuperare dall'infortunio al polpaccio, sulla testa del capitano è caduta un'altra tegola. Secondo un comunicato ufficiale della società Parente sarebbe infatti caduto sul parquet durante una seduta individuale, battendo la faccia a terra e fatturandosi il condilo della mandibola. Risultato: il capitano è stato operato nella clinica di San Rossore e potrà tornare in campo solo tra un mese, speriamo per la partita casalinga contro Fabriano del 15 dicembre. «Sabato mattina Parente si è procurato un taglio sotto il mento, prontamente suturato con dei punti dallo staff medico», recita il comunicato di via Pera. Che continua: «Purtroppo nella nottata di sabato il giocatore ha accusato forti dolori alla tempia ed è stato immediatamente visitato dal medico sociale dottor Caciagli, che consultandosi con l'ortopedico dottor Chiellini, ha ritenuto opportuno sottoporre Parente ad una visita specialistica a San Rossore».
Accertata la frattura alla mandibola, domenica mattina Parente è stato operato e dimesso ieri. La mandibola è stata immobilizzata con dei fili metallici, che il capitano dovrà portare per una settimana. Poi, gradatamente, comincerà la rieducazione e potrà fare corsa e atletica a livello individuale per evitare il rischio di contatti e di una pericolosa ricaduta. Se tutto va bene tornerà il 15 dicembre contro Fabriano.
g.c.
Accertata la frattura alla mandibola, domenica mattina Parente è stato operato e dimesso ieri. La mandibola è stata immobilizzata con dei fili metallici, che il capitano dovrà portare per una settimana. Poi, gradatamente, comincerà la rieducazione e potrà fare corsa e atletica a livello individuale per evitare il rischio di contatti e di una pericolosa ricaduta. Se tutto va bene tornerà il 15 dicembre contro Fabriano.
g.c.
Fonte: Il Tirreno