a riposo ma con l’occhio vigile sulle qualificazioni agli Europei per vedere cosa fanno i suoi cinque moschettieri. Avrebbero dovuto essere addirittura sei, è vero, ma il forfait dato da Michele Maggioli alla vigilia della trasferta azzurra in Inghilterra ha ridotto di un’unità il contingente dei nazionali mensanini, comunque sempre bello corposo.
Ce n’è per tutti i gusti: dall’iron-man tricolore Chiacig al neo-irlandese Bowdler, dal principe della mezzaluna Turkcan a Zukauskas, il killer silenzioso di Lituania, senza ovviamente scordarsi di Stefanov, da una vita (nonostante sia ancora abbastanza giovane) la mente della nazionale macedone. Tutti hanno già lasciato viale Sclavo e tutti si sono aggregati alle rispettive rappresentative nazionali: domani il via, con Inghilterra-Italia, Bulgaria-Turchia, Olanda-Lituania, Macedonia-Croazia. Le altre due giornate di qualificazione saranno sabato 23 e mercoledì 27.
Per chi la nazionale l’ha salutata qualche anno fa (per esempio Nando Gentile, ma anche Dusan Vukcevic, convocato con la selezione yugoslava giusto un paio di stagioni or sono) e per chi invece non ha particolari agganci con le rappresentative del proprio Paese, si tratta quindi di un breve periodo di riposo. Breve soprattutto per i vari Gentile, Marcaccini, Nobile, Berti, Lechtaler, (Ford e Vukcevic dovrebbero usufruire di permessi più lunghi) chiamati a tornare sul parquet già da domani con l’obiettivo di tenersi in forma e non abbassare particolarmente la guardia sul piano della concentrazione.
Il lavoro di Ataman e del vice Pianigiani non sarà, nelle prossime ore, facilissimo. Dare intensità e ritmo ad un gruppo composto da 5/6 elementi non è infatti particolarmente gradevole, questo perché è praticamente impossibile impostare una qualsiasi situazione tecnico-tattica, da ripetere poi in partita, quando non si ha l’opportunità di contare su di un 5 contro 5. Fattore non da sottovalutare per una squadra come il Montepaschi, che di allenamenti al completo ha bisogno come il pane quotidiano per mettersi definitivamente alle spalle quel momento-no che le due affermazioni contro Olimpia e Metis sembrano aver iniziato ad archiviare.
Situazione sgradevole, insomma, ma che in definitiva era già stata messa in preventivo al momento della chiusura della campagna-acquisti, sapendo di poter contare su stelle internazionali di prima grandezza. Tanto più che ad inizio 2003, fine gennaio per la precisione, si dovranno fare i conti con un’altra chiamata alle armi europea.
Matteo Tasso
Ce n’è per tutti i gusti: dall’iron-man tricolore Chiacig al neo-irlandese Bowdler, dal principe della mezzaluna Turkcan a Zukauskas, il killer silenzioso di Lituania, senza ovviamente scordarsi di Stefanov, da una vita (nonostante sia ancora abbastanza giovane) la mente della nazionale macedone. Tutti hanno già lasciato viale Sclavo e tutti si sono aggregati alle rispettive rappresentative nazionali: domani il via, con Inghilterra-Italia, Bulgaria-Turchia, Olanda-Lituania, Macedonia-Croazia. Le altre due giornate di qualificazione saranno sabato 23 e mercoledì 27.
Per chi la nazionale l’ha salutata qualche anno fa (per esempio Nando Gentile, ma anche Dusan Vukcevic, convocato con la selezione yugoslava giusto un paio di stagioni or sono) e per chi invece non ha particolari agganci con le rappresentative del proprio Paese, si tratta quindi di un breve periodo di riposo. Breve soprattutto per i vari Gentile, Marcaccini, Nobile, Berti, Lechtaler, (Ford e Vukcevic dovrebbero usufruire di permessi più lunghi) chiamati a tornare sul parquet già da domani con l’obiettivo di tenersi in forma e non abbassare particolarmente la guardia sul piano della concentrazione.
Il lavoro di Ataman e del vice Pianigiani non sarà, nelle prossime ore, facilissimo. Dare intensità e ritmo ad un gruppo composto da 5/6 elementi non è infatti particolarmente gradevole, questo perché è praticamente impossibile impostare una qualsiasi situazione tecnico-tattica, da ripetere poi in partita, quando non si ha l’opportunità di contare su di un 5 contro 5. Fattore non da sottovalutare per una squadra come il Montepaschi, che di allenamenti al completo ha bisogno come il pane quotidiano per mettersi definitivamente alle spalle quel momento-no che le due affermazioni contro Olimpia e Metis sembrano aver iniziato ad archiviare.
Situazione sgradevole, insomma, ma che in definitiva era già stata messa in preventivo al momento della chiusura della campagna-acquisti, sapendo di poter contare su stelle internazionali di prima grandezza. Tanto più che ad inizio 2003, fine gennaio per la precisione, si dovranno fare i conti con un’altra chiamata alle armi europea.
Matteo Tasso