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Montepaschi sulla buona strada

Siena batte Varese e va alla pausa con più tranquillità

SIENA — Possono due vittorie raccolte nel giro di tre giorni cancellare tutti i problemi di una squadra? Senza dubbio no, ma aiutano eccome. Sono bastati tre giorni alla Montepaschi per evitare il deragliamento e riportarsi sui giusti binari sia in Euroleague che in campionato. Il successo, sofferto, con Varese rappresenta una boccata di ossigeno puro dopo l'inquinamento, anche mediatico, prodotto dal burrascoso finale contro la Benetton Treviso.
Adesso la Montepaschi può "godersi" questa prima pausa totale (saranno fermi fino al 1 dicembre sia il campionato che l'Euroleague) che potrà sfruttare per risolvere i problemi interni ad uno spogliatoio ancora tutt'altro che unito. E sarà anche una coincidenza, ma il fatto che a Varese la carica l'abbia suonata Mindaugas Zukauskas, giocatore di una correttezza e di una diligenza estrema sia dentro che fuori dal campo, sta a simboleggiare proprio come i dissidi tecnici e caratteriali emersi all'interno della squadra in questa prima fase della stagione debbano essere curati con molta delicatezza, lavorando in palestra e cercando di costruire un'armonia tangibile anche all'interno dello spogliatoio. Perché alla fine il problema principale della Mens Sana è proprio questo. Se in una squadra composta di tanti campioni questi campioni non vanno d'accordo tra di loro allora risulta quasi impossibile poter costruire qualcosa di concreto, poter realizzare quella chimica di squadra che da sempre è alla base delle ricette vincenti. Al contrario se un gruppo di grande talento individuale riesce a creare un'ottima intesa tra gli elementi che lo compongono allora le potenzialità crescono a dismisura.
Non ci sono particolari strategie o strano alchimie per raggiungere tutto questo. Molto semplicemente servono le vittorie perché queste allentano la pressione sulla squadra e quindi aprono il campo a rapporti personali più distesi.
Al rientro dalla pausa la Montepaschi si troverà di fronte quattro partite da vincere: le due gare casalinghe di campionato con Biella (1° dicembre) e Roma (8 dicembre) e i due impegni in trasferta di Euroleague sul campo dei fanalini di coda Buducnost (a Podgorica il 5 dicembre) e Zalgiris (a Kaunas il 12 dicembre). Quattro partite alla portata della Montepaschi che la Montepaschi deve vincere per dare al proprio cammino quell'ìnerzia favorevole che rende più forti e fa giocare con maggiore tranquillità.
Soluzioni alternative non ce ne sono. Questi quindici giorni, quindi, dovranno servire a Ataman (e ai suoi uomini) per chiarire ogni incomprensione. Sia tra giocatori e allenatore, sia tra giocatori stessi, in modo da tornare sul campo per la partita contro la Lauretana Biella con un clima sereno, che poi è necessario per poter ottenere risultati importanti. A Varese la Montepaschi ha dimostrato che pur non giocando alla grande per 30 minuti è riuscita a canalizzare in pochi istanti tutta la sua classe ed il suo talento in un break tanto fulminante quanto decisivo. Viene da pensare cosa potrebbe fare la Mens Sana se giocasse a livelli almeno discreti per tutti i 40 minuti.
Federico Cappelli
Fonte: La Nazione
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