SIENA - Se la vittoria è la prima, fondamentale, medicina, il buonumore rappresenta il secondo traguardo da raggiungere. Già, perché l'atmosfera che regna in questi giorni nell'entourage biancoverde non è proprio delle migliori. Si percepisce un senso di fastidio, dovuto alla pressione che, inevitabilmente, stampa e tifosi alimentano intorno alla squadra.
I giocatori, insomma, sembrano non divertirsi. E questo è un aspetto negativo perché è risaputo che quando una squadra si diverte sul campo, il buon gioco e le vittorie arrivano da sole.
Ci sono ancora molti problemi individuali da risolvere: Turkcan che non gioca da Turkcan, Ford che sta entrando piano piano nel meccanismo di gioco della squadra, Stefanov che si trova costretto a giocare 40' ed arriva stanco alle fasi finali (Gentile giocherà quindi un ruolo chiave, fin da oggi), Maggioli che colleziona un n.e. dopo l'altro e Chiacig che non ha ancora instaurato una benché minima intesa con i compagni di reparto. Tutti questi problemi portano ad una gestione difficilissima per il coach Ergin Ataman che contro Lubiana, per esempio, ha preferito dare fiducia ad uno spento Turkcan piuttosto che richiamarlo in panchina.
Ataman, quindi, deve lavorare anche sotto l'aspetto psicologico. Riuscire a creare armonia all'interno dello spogliatoio non è cosa facile anche perché, alla fine, sono i giocatori che devono costruire il gruppo. La medicina migliore, come già detto, è la vittoria. E quella contro Varese (stasera ore 20.30) potrebbe essere una vittoria "spartiacque". Primo perché aprirebbe una mini-striscia positiva e secondo perché permetterebbe alla Mens Sana di trascorrere la pausa con un ritrovato ottimismo. E anche con un po' di buonumore.
Federico Cappelli
I giocatori, insomma, sembrano non divertirsi. E questo è un aspetto negativo perché è risaputo che quando una squadra si diverte sul campo, il buon gioco e le vittorie arrivano da sole.
Ci sono ancora molti problemi individuali da risolvere: Turkcan che non gioca da Turkcan, Ford che sta entrando piano piano nel meccanismo di gioco della squadra, Stefanov che si trova costretto a giocare 40' ed arriva stanco alle fasi finali (Gentile giocherà quindi un ruolo chiave, fin da oggi), Maggioli che colleziona un n.e. dopo l'altro e Chiacig che non ha ancora instaurato una benché minima intesa con i compagni di reparto. Tutti questi problemi portano ad una gestione difficilissima per il coach Ergin Ataman che contro Lubiana, per esempio, ha preferito dare fiducia ad uno spento Turkcan piuttosto che richiamarlo in panchina.
Ataman, quindi, deve lavorare anche sotto l'aspetto psicologico. Riuscire a creare armonia all'interno dello spogliatoio non è cosa facile anche perché, alla fine, sono i giocatori che devono costruire il gruppo. La medicina migliore, come già detto, è la vittoria. E quella contro Varese (stasera ore 20.30) potrebbe essere una vittoria "spartiacque". Primo perché aprirebbe una mini-striscia positiva e secondo perché permetterebbe alla Mens Sana di trascorrere la pausa con un ritrovato ottimismo. E anche con un po' di buonumore.
Federico Cappelli
Fonte: La Nazione