Carmenati: «Non possiamo permetterci di non lottare»

FABRIANO — «Non possiamo permetterci di 'scegliere' le partite e tantomeno rinunciare a combattere. Lo scorso anno Verona in campo ha dato l'anima mentre la società aveva enormi problemi, per cui non voglio nemmeno sentir parlare di alibi dovuti alla crisi finanziaria o dietrologie di chissà quale tipo». La fermezza e l'amarezza di coach Carmenati ben focalizzano quella che, in un contesto «normale» si chiamerebbe disfatta. Se non addirittura vergogna. Perché un conto è perdere a Treviso come ampiamente scritto nel pronostico, ma proprio un altro mollare indecentemente precipitando a meno 51 e avvicinando il record nel derby di play-off con Pesaro, per poi chiudere a meno 44.
«Non abbiamo giocato, punto e basta» spiega il tecnico Carifac dopo la settima sconfitta in otto partite. «In campo è come se non ci fossimo andati. Poi è chiaro che il terzo fallo di Gattoni già nel primo quarto non ci ha aiutato. Quello del play ormai è un problema oggettivo».
Contro la scudettata Benetton, Carmenati ha lanciato a lungo nella mischia il baby Paleco, ma domenica conta di poter avere dal recuperabile Nunez qualche minuto in campo. «Almeno una decina» si augura il coach. «Di sicuro dobbiamo 'gestire' il suo fastidio alla schiena. Per cui è probabile che per quasi tutta la settimana lo spagnolo rimarrà a riposo e si concentrerà sulle terapie per smorzare l'infiammazione. Magari senza allenamento, ma domenica contro Roseto spero proprio che ci sia». Ma prima c'è un'altra «partitissima», quella… di venerdì all'assemblea dei soci. «Ripeto, a noi del comparto tecnico, la pur decisiva scadenza societaria non deve coinvolgerci. Non è affar nostro, perché i problemi sono ben altri e faremo di tutto in questa dura settimana di lavoro per risolverli in palestra».
a.d.m.