FABRIANO — Un'altra fumata nera, un nuovo passo verso il compimento di un crudele e sempre più incombente destino. Non sono bastate tre ore abbondanti di accesa riunione in un partecipatissimo consiglio di amministrazione allargato per quagliare qualcosa. Il malato resta grave, gravissimo. Qualche giorno ancora, poi sarà moribondo.
Facce note. Si è cominciato alle cinque del pomeriggio, andando avanti fino alle otto e mezza della sera. Nel salone della sede di via Di Vittorio se ne se sono dette tante all'interno dell'invalicale portone, ma il rimedio al pesante passivo per rendere meno spietata la scadenza di venerdì prossimo non si è trovata. Chiacchiere, tante chiacchiere. Di quattrini, invece, neanche a parlarne. Eppure il gruppo era bello nutrito, capitanato dal presidente attuale Alberti, dall'ex Biondi e dl suo vice di allora Alberti e da tanti vecchi amici della pallarancio (Corradi, Castellani, Perulli senior e diversi altri ancora) invitati all'assise. C'era perfino Piera Picchi, a suo tempo rappresentante dell'amministrazione comunale, mentre più o meno a metà seduta si è fatto vivo il sindaco Sorci che ha ascoltato anche le disamine dei commercialisti e del presidente del collegio dei revisori Camillo Catana.
«Zitti tutti». Appunto, tanti confronti verbali, ma oltre a quanto pare non si è andati. «Mai come in questo momento il silenzio è d'oro» ha spiegato il sindaco, l'unico deputato a parlare, peraltro in maniera molto stringata, in un gruppo di bocche cucite e parecchio avvilite. «Qui c'è da operare in una situazione di estrema difficoltà, per cui anche nelle dichiarazioni bisogna andarci molto cauti».Traduzione dal politichese: è sempre pià dura.
Cordata esterna? Il «rosso» in bilancio a quanto pare superiore al milione di euro non è il miglior biglietto da visita, ma è chiaro che a questo punto il terreno di gioco resta a suo modo fertile per l'eventuale «salvatore della patria». Nel 1996 fu Ninno a tenere in vita il basket dopo il passamano di Ceresani, nel Duemila toccò a Biondi e al nuovo Cda fare intascarsi gli onori cittadini. Stavolta è più dura, molto più dura, ma pare che qualcosa si stia muovendo in termini di possibili cordate provenienti (e sarebbe una novità assoluta) da fuori città. Che sia questa l'inaspettata ancora di salvataggio per Fabriano?
Alessandro Di Marco
Facce note. Si è cominciato alle cinque del pomeriggio, andando avanti fino alle otto e mezza della sera. Nel salone della sede di via Di Vittorio se ne se sono dette tante all'interno dell'invalicale portone, ma il rimedio al pesante passivo per rendere meno spietata la scadenza di venerdì prossimo non si è trovata. Chiacchiere, tante chiacchiere. Di quattrini, invece, neanche a parlarne. Eppure il gruppo era bello nutrito, capitanato dal presidente attuale Alberti, dall'ex Biondi e dl suo vice di allora Alberti e da tanti vecchi amici della pallarancio (Corradi, Castellani, Perulli senior e diversi altri ancora) invitati all'assise. C'era perfino Piera Picchi, a suo tempo rappresentante dell'amministrazione comunale, mentre più o meno a metà seduta si è fatto vivo il sindaco Sorci che ha ascoltato anche le disamine dei commercialisti e del presidente del collegio dei revisori Camillo Catana.
«Zitti tutti». Appunto, tanti confronti verbali, ma oltre a quanto pare non si è andati. «Mai come in questo momento il silenzio è d'oro» ha spiegato il sindaco, l'unico deputato a parlare, peraltro in maniera molto stringata, in un gruppo di bocche cucite e parecchio avvilite. «Qui c'è da operare in una situazione di estrema difficoltà, per cui anche nelle dichiarazioni bisogna andarci molto cauti».Traduzione dal politichese: è sempre pià dura.
Cordata esterna? Il «rosso» in bilancio a quanto pare superiore al milione di euro non è il miglior biglietto da visita, ma è chiaro che a questo punto il terreno di gioco resta a suo modo fertile per l'eventuale «salvatore della patria». Nel 1996 fu Ninno a tenere in vita il basket dopo il passamano di Ceresani, nel Duemila toccò a Biondi e al nuovo Cda fare intascarsi gli onori cittadini. Stavolta è più dura, molto più dura, ma pare che qualcosa si stia muovendo in termini di possibili cordate provenienti (e sarebbe una novità assoluta) da fuori città. Che sia questa l'inaspettata ancora di salvataggio per Fabriano?
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino