Lardo, la Müller di Avellino ha fatto un passo indietro « spiace perchè, sul campo, la De Vizia si è rivelata maggiormente alla nostra portata di quello che si sarebbe potuto pensare. Ma noi stiamo attraversando un momento critico dal punto di vista fisico. Avremmo bisogno di tirare un po’ il fiato, invece siamo attesi da altre tre gare difficilissime, a Trieste e Siena con in mezzo la partita casalinga con la Skipper ».
Il momento è delicato anche sotto l’aspetto tattico. « Sì, perchè l’inserimento di due nuovi giocatori non è molto semplice, soprattutto in una squadra come la nostra dove, pur non essendoci un’organizzazione maniacale di gioco, vi sono, comunque, alcuni concetti di base, sia per l’attacco che per la difesa, che sono ben precisi e frutto del lavoro di mesi ».
Higgs, almeno, è sembrato meglio inserito, non tanto nei giochi di squadra, quanto nello spirito di gruppo, al contrario di Burrough « Sono due giocatori dalle caratteristiche diverse. Higgs è molto più coinvolgente. Vengono entrambi da esperienze troppo diverse da quella di un campionato italiano, nel quale sono arrivati proprio quando tutte le squadre stanno dando il massimo. E’ ancora presto, comunque, per giudizi definitivi e, anche se non abbiamo tempo per capire quanto potranno inserirsi, Nate e Junior vanno considerati, e saranno, due rinforzi della squadra ».
La squadra potrebbe aver accusato un po’ di rilassamento dopo il successo su Imola, considerato da tutti decisivo per la salvezza? « Inconsciamente ci potrebbe essere stato anche questo calo. Io cerco di far capire che il nostro lavoro non è finito e che davanti abbiamo la prospettiva di poter fare qualcosa di più per il bene, non solo della squadra, della società, di Verona, ma anche nostro. Spero si tratti di una fase dalla quale, inevitabilmente, abbiamo dovuto passare ».
Deluso? « Siamo abituati a lottare su tutte le palle e se vedo una gara giocata non come l’avevamo pensata, ci resto male. Ad Avellino è capitato: eravamo sempre un giro indietro agli avversari. Ci è mancato qualcosa nella reattività, mentre la nostra è squadra che gioca molto su questa qualità, sul recupero palle, sullo spirito di sacrificio ».
Oggi il campionato continua con la trentaduesima giornata, ma la Müller riposa, evitando così il tour de force di altre quattro partite in otto giorni « Una piccola "goccia" di fortuna da questo calendario così strano e matto. Ma giovedì prossimo, quando saremo in campo a Trieste, è vicinissimo e non si può parlare, pertanto, di rifiatare. Spero che i due giorni di festa, ci abbiano consentito di sentirci un po’ più sereni e tranquilli. Intendiamo farci trovare pronti per la partita di Trieste, dove ci aspetta una squadra che, sul proprio campo, ha perso pochissimi punti e che sta dimostrando tutto il suo valore» .
La Müller, anche se ha perso il doppio confronto diretto con Avellino (più 8 e meno 13), resta in zona play off, occupando ancora il dodicesimo posto a pari punti con De Vizia e Roseto. Ma la squadra di Avellino non sembra in grado di raggiungere la seconda fase « Ho sempre parlato di play off come di traguardo da... vertigini. Cerco di essere realista e di stare con i piedi ben a terra. Ho sempre detto, dal giorno della partenza di Turner e Fajardo, che sarebbe stato difficilissimo vincere, non tanto per mancanza di fiducia, quanto per oggettiva valutazione delle forze in campo. Si pensava ad un po’ di fortuna, che non c’è stata, anzi siamo stati anche sfortunati in quel periodo e così adesso dico che per andare ai play off dovrebbero verificarsi situazioni favorevoli negli altri campi e qualche risultato a sorpresa da parte nostra. Facciamo un passo alla volta: finché non avremo la matematica certezza della salvezza, sarà inutile pensare ad altro ».
Renzo Puliero
Il momento è delicato anche sotto l’aspetto tattico. « Sì, perchè l’inserimento di due nuovi giocatori non è molto semplice, soprattutto in una squadra come la nostra dove, pur non essendoci un’organizzazione maniacale di gioco, vi sono, comunque, alcuni concetti di base, sia per l’attacco che per la difesa, che sono ben precisi e frutto del lavoro di mesi ».
Higgs, almeno, è sembrato meglio inserito, non tanto nei giochi di squadra, quanto nello spirito di gruppo, al contrario di Burrough « Sono due giocatori dalle caratteristiche diverse. Higgs è molto più coinvolgente. Vengono entrambi da esperienze troppo diverse da quella di un campionato italiano, nel quale sono arrivati proprio quando tutte le squadre stanno dando il massimo. E’ ancora presto, comunque, per giudizi definitivi e, anche se non abbiamo tempo per capire quanto potranno inserirsi, Nate e Junior vanno considerati, e saranno, due rinforzi della squadra ».
La squadra potrebbe aver accusato un po’ di rilassamento dopo il successo su Imola, considerato da tutti decisivo per la salvezza? « Inconsciamente ci potrebbe essere stato anche questo calo. Io cerco di far capire che il nostro lavoro non è finito e che davanti abbiamo la prospettiva di poter fare qualcosa di più per il bene, non solo della squadra, della società, di Verona, ma anche nostro. Spero si tratti di una fase dalla quale, inevitabilmente, abbiamo dovuto passare ».
Deluso? « Siamo abituati a lottare su tutte le palle e se vedo una gara giocata non come l’avevamo pensata, ci resto male. Ad Avellino è capitato: eravamo sempre un giro indietro agli avversari. Ci è mancato qualcosa nella reattività, mentre la nostra è squadra che gioca molto su questa qualità, sul recupero palle, sullo spirito di sacrificio ».
Oggi il campionato continua con la trentaduesima giornata, ma la Müller riposa, evitando così il tour de force di altre quattro partite in otto giorni « Una piccola "goccia" di fortuna da questo calendario così strano e matto. Ma giovedì prossimo, quando saremo in campo a Trieste, è vicinissimo e non si può parlare, pertanto, di rifiatare. Spero che i due giorni di festa, ci abbiano consentito di sentirci un po’ più sereni e tranquilli. Intendiamo farci trovare pronti per la partita di Trieste, dove ci aspetta una squadra che, sul proprio campo, ha perso pochissimi punti e che sta dimostrando tutto il suo valore» .
La Müller, anche se ha perso il doppio confronto diretto con Avellino (più 8 e meno 13), resta in zona play off, occupando ancora il dodicesimo posto a pari punti con De Vizia e Roseto. Ma la squadra di Avellino non sembra in grado di raggiungere la seconda fase « Ho sempre parlato di play off come di traguardo da... vertigini. Cerco di essere realista e di stare con i piedi ben a terra. Ho sempre detto, dal giorno della partenza di Turner e Fajardo, che sarebbe stato difficilissimo vincere, non tanto per mancanza di fiducia, quanto per oggettiva valutazione delle forze in campo. Si pensava ad un po’ di fortuna, che non c’è stata, anzi siamo stati anche sfortunati in quel periodo e così adesso dico che per andare ai play off dovrebbero verificarsi situazioni favorevoli negli altri campi e qualche risultato a sorpresa da parte nostra. Facciamo un passo alla volta: finché non avremo la matematica certezza della salvezza, sarà inutile pensare ad altro ».
Renzo Puliero
