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Viola, debutta la guardia uruguaiana Mazzarino

REGGIO CALABRIA – Quelli del calcio a 5 probabilmente non lo sapranno mai, ma si sono guadagnati la sempre eterna gratitudine dei tifosi della Viola. Infatti sarà grazie al Mundialito in corso di svolgimento al Pentimele, che la Viola potrà tornare a giocare sul parquet del “mitico” Botteghelle. Questo pomeriggio alle ore 18,15 (arbitri D'Este e Tullio) sarà alzata la palla a due tra Alan Tomidy e Sam Podestà e la Viola partirà alla conquista di una vittoria che potrebbe davvero rivelarsi fondamentale nel cammino verso la salvezza. Contro la Coop Nordest Trieste (già il nome fa invidia) la Viola potrà contare anche sull'innesto del nuovo Nicolas Mazzarino, un ventisettenne tiratore uruguagio di 186 centimetri e di passaporto italiano che potrà rendere più competitiva la rotazione del back-court. Una freccia in più per coach Zorzi, il quale dovrà cercare le giuste contromisure al tiro mortifero di Nate Erdmann e alla forza sotto canestro di Samuele Podestà e Mc Mazique (ottimo rimbalzista offensivo e preciso al tiro), il tutto condotto da Ivo Maric in cabina di regia. Tuttavia, senza voler togliere niente ai protagonisti che scenderanno sul parquet o che tireranno le fila dalla panchina, il vero protagonista di una domenica bestiale (la cantava così Fabio Concato) sarà il vecchio, caro “Botteghelle” dal parquet duro e dal fascino immortale. Due volte, quest'anno, la Viola è stata costretta ad emigrare dal faraonico Pentimele e due vittorie sono state (contro Fabriano e Udine). Due vittorie belle, nitide, con i giocatori che al termine della gara sono tornati in campo a raccogliere gli applausi della gente estasiata. Delfino e Tucker furono gli autori di prove indimenticabili. Eze si esaltò stoppando tutto quello che passava sopra il canestro reggino e la cosa più significativa fu che tutto sgorgò facile, in maniera naturale. Effetto-Botteghelle? Decisamente sì. Il clima è un fattore di consenso e al Botteghelle si respira un'aria diversa, coinvolgente, vincente. Adesso contro Trieste si replicherà. Si spera con gli stessi risultati di prima. Perché i due punti in classifica rappresentano un'esigenza imprescindibile per il quintetto di Tonino Zorzi. E poi perché a fine dicembre alla Viola mancava Alan Tomidy. E allora è giusto che anche il centrone che tira il gancio come faceva Kim Hughes calpesti, vincendo, quelle tavolette magiche che rendono il Botteghelle una fortezza inespugnabile. E anche Trieste se ne accorgerà.
Piero Gaeta
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