LIVORNO — Oggi al PalaMacchia contro la De Vizia Avellino (ore 18.15 arbitri Filippini e Di Modica) la Mabo si gioca la certezza della permanenza in serie A e la possibilità di lottare fino alla fine per un posto al sole dei play-off.
Un successo metterebbe praticamente la parola fine al tormentone della salvezza, rilancerebbe la squadra, che appare in ottime condizioni di forma, verso il dodicesimo posto, l'ultimo utile per continuare a giocare dopo il termine della «regular season». Non sarà comunque una partita facile.
L'avversaria — La De Vizia Avellino è in crisi di risultati, difende poco e male, è due punti dietro in classifica, ma avrà la rabbia di chi sa che non più permettersi passi falsi se non vuol rischiare di tornare nell'inferno della Legadue. E non sarà quindi la solita squadra dimessa, dove ognuno gioca per conto proprio e tanti saluti a tutti.
Lo ha già dichiarato il capitano Sidney Johnson e state sicuri che tutta la legione straniera agli ordini di coach Dal monte lo seguirà su quella strada. Per non rimetterci nel portafoglio dopo che Robinson è stato messo fuori «rosa» ed è arrivata la nuova guardia tiratrice Carlisle. Tanto per cambiare un americano.
Perché la De Vizia Avellino è una delle formazioni che meglio rappresentano le contraddizioni e le assurdità del basket di oggi. Formata da tutti stranieri, americano per la precisione.
Mabo — La Mabo dopo il successo di misura con la Viola, una squadra di grandi valori individuali, può vincere ancora e salire a quota 22.
Solo che affronti l'impegno con la massima determinazione, difenda forte pensando tuttavia all'attacco. Dove è più forte e dove può e deve vincere le partite. La speranza è che riabbia Sambugaro ed Elliott che contro Reggio Calabria latitarono, che Barlow e Santarossa mantengano la condizione migliore, che Autry e Conley giochino ai loro livelli. E che Giachetti e Garri diano il loro contributo.
Insomma può essere una larga vittoria o una partita sofferta. E molto sta nelle gambe e nella mente dei livornesi.
Lorenzo Gremigni
Un successo metterebbe praticamente la parola fine al tormentone della salvezza, rilancerebbe la squadra, che appare in ottime condizioni di forma, verso il dodicesimo posto, l'ultimo utile per continuare a giocare dopo il termine della «regular season». Non sarà comunque una partita facile.
L'avversaria — La De Vizia Avellino è in crisi di risultati, difende poco e male, è due punti dietro in classifica, ma avrà la rabbia di chi sa che non più permettersi passi falsi se non vuol rischiare di tornare nell'inferno della Legadue. E non sarà quindi la solita squadra dimessa, dove ognuno gioca per conto proprio e tanti saluti a tutti.
Lo ha già dichiarato il capitano Sidney Johnson e state sicuri che tutta la legione straniera agli ordini di coach Dal monte lo seguirà su quella strada. Per non rimetterci nel portafoglio dopo che Robinson è stato messo fuori «rosa» ed è arrivata la nuova guardia tiratrice Carlisle. Tanto per cambiare un americano.
Perché la De Vizia Avellino è una delle formazioni che meglio rappresentano le contraddizioni e le assurdità del basket di oggi. Formata da tutti stranieri, americano per la precisione.
Mabo — La Mabo dopo il successo di misura con la Viola, una squadra di grandi valori individuali, può vincere ancora e salire a quota 22.
Solo che affronti l'impegno con la massima determinazione, difenda forte pensando tuttavia all'attacco. Dove è più forte e dove può e deve vincere le partite. La speranza è che riabbia Sambugaro ed Elliott che contro Reggio Calabria latitarono, che Barlow e Santarossa mantengano la condizione migliore, che Autry e Conley giochino ai loro livelli. E che Giachetti e Garri diano il loro contributo.
Insomma può essere una larga vittoria o una partita sofferta. E molto sta nelle gambe e nella mente dei livornesi.
Lorenzo Gremigni
Fonte: La Nazione