La sfida salvezza come ve la immaginereste: sporca, vibrante, drammatica. La Fillattice parte con Bailey in difesa incollato a Bullock e dà licenza di tiro a Heal e Moltedo: sedici punti in due per il 1624 al 10', l'Adecco e i 4.000 tifosi sono di ghiaccio. Fortuna che Imola si addormenta nel 2 quarto: 7 punti con un solo canestro dal campo, l'Adecco difende forte e trova nelle iniziative di Turner e nei rimbalzi di Rusconi la chiave per riportarsi su. Rancik firma il 4435 in contropiede, ma Imola ha un ex avvelenato: è Ambrassa, 12 punti in 8' per tenere a galla la Fillattice, prima che Heal da centrocampo peschi il jolly al 30' (5756). Gli ospiti allungano, Gray e Williams da sotto trovano punti facili e al 33' è 5966, il +7 che vuol dire retrocessione. Bullock folleggia in attacco ma Imola mantiene il margine, due liberi di Williams la tengono ancora a +5' a 1'38" dalla sirena. Ma c'è ancora Sweet Lou: tripla del pareggio a 50" dalla fine, poi il libero di Mordente per evitare i supplementari. Milano sbaglia tutti i liberi, gestisce il cronometro e quando Turner cattura l'ultimo rimbalzo è finita: 7675, l'Olimpia resta in A.
(m.pi.)
(m.pi.)
Fonte: La Repubblica