Parlando a Giampiero Marras sul “Corriere dello Sport”, Stefano Gentile ha parlato dell’attesa sua e del Banco di Sardegna in vista della sfida di semifinale contro l’EA7 Emporio Armani Milano: “Vivo per questi momenti della stagione. È sempre una sfida stimolante affrontare Milano”.
Questa è la quinta semifinale consecutiva che la Dinamo giocherà contro Milano: “Non è poi così sorprendente, visto che tra le migliori quattro da qualche anno ci sono sempre Milano e Bologna, e spesso anche Venezia”.
La Dinamo si è riesaltata dopo un inizio non di annata non facile: “Il lavoro di un coach è difficile, ne parlavo con Bucchi. Abbiamo dovuto trovare nuovi equilibri quest'anno con la partenza di alcuni giocatori, e gli infortuni non hanno aiutato. Avere tenuto diversi giocatori invece ha velocizzato l’inserimento nel gruppo dei nuovi. Il coach ha avuto fiducia in noi e noi abbiamo avuto fiducia nel suo lavoro. Il resto lo hanno fatto l'entusiasmo e la voglia di riconfermarci in alto. Brava anche la società e il general manager Pasquini a tenerci costantemente in alto: non è facile né scontato quando non hai un budget da Eurolega”.
Sassari è pronta a sfidare l’Olimpia: “Non c'è un mondo in cui noi possiamo arrivare all'ultimo quarto sopra di 20, sia chiaro. Dobbiamo avere una solidità mentale tecnica e tattica su tutti i 40 minuti per avere una chance di vincere, non per avere la certezza di vincere. Poi dovremo avere la freddezza e gli attributi per sfruttare questa chance. Come ha detto il nostro presidente Sardara, dovremo avere faccia tosta. Non siamo una vittima sacrificale”.