Intervistato da Giuseppe Sciascia su “La Prealpina”, Matteo Librizzi ha parlato della sua annata all’Openjobmetis Varese e della scelta della scorsa estate di vincolarsi al club biancorosso fino al 2025: “Col senno di poi sono ancora più contento della scelta iniziale di sposare la causa dell'OJM: mi sono state mantenute le promesse fatte la scorsa estate, anche se il percorso non è stato lineare. Col passare dei mesi si sono visti i risultati del lavoro in palestra: ho avuto più minuti e guadagnato più fiducia. Oggi non avrei dubbi e rifarei sempre quella scelta”.
Nell’ultimo mese, Librizzi aveva conquistato anche un posto stabile nelle rotazioni di coach Brase: “Sono entrato stabilmente nelle rotazioni, non giocando più solo qualche minuto nel secondo quarto ma trovando spazio anche nei finali di partita come accaduto a Trieste. Sono migliorato a livello individuale o nel giocare con la squadra? Credo entrambe le cose ma soprattutto ho messo a frutto il lavoro in allenamento decisivo in questo sistema. Ora non mi sento più il ragazzino che entra per dare energia, ma un giocatore funzionale alla squadra”.
Com’è stato passare da un modo di lavorare europeo ad uno d’impronta più americana? “Noi italiani inizialmente eravamo un po'perplessi. Ma col passare delle settimane siamo cresciuti perché abbiamo imparato ad apprezzare e a fidarci totalmente di quel che si faceva. Con questo stile i giocatori sono protagonisti: non ci si sofferma mai sull'errore, viene fatto notare ma mai pesare, guardando sempre all'azione successiva”.
Cosa pensa Librizzi di poter rubare all’MVP del campionato Colbey Ross? “Colbey è un fuoriclasse e io ho ancora moltissimo da imparare, ma come tipologia di giocatori siamo simili. Mi piace tantissimo come attacca la partita sia in attacco che in difesa; dopo averlo marcato tanto in allenamento vorrei cercare di rubargli la capacità di utilizzare il corpo per esaltarsi in penetrazione".
Per la prossima annata, l’obiettivo del classe 2002 è quello di confermarsi stabilmente nelle rotazioni: “"Lo spero tanto: è presto per parlarne ma mi piacerebbe ripartire da quel ruolo dopo aver ripagato la fiducia. Lo scorso anno ero una sorpresa e nessuno aveva aspettative su di me, confermarmi è stato più difficile. Ma il vero lavoro inizia ora e sono pronto ad una estate di palestra: non vedo l'ora di rimettermi alla prova del campo”.
