I cinque candidati al premio di Most Improved Player - UMANA della regular season 2022/23 di Serie A UnipolSai sono Guglielmo Caruso (Openjobmetis Varese), Vasilis Charalampopoulos (Carpegna Prosciutto Pesaro), Ousmane Diop (Banco di Sardegna Sassari), Niccolò Mannion (Virtus Segafredo Bologna), Luca Severini (Bertram Yachts Tortona).
Dopo aver preso le misure con il campionato italiano, Guglielmo Caruso si è già consacrato come uno dei lunghi più interessanti nel panorama del basket europeo. Il classe 1999 è arrivato a Varese in punta di piedi dopo tre anni negli Stati Uniti alla Santa Clara University; gli infortuni avevano reso altalenante la sua prima stagione in divisa biancorossa chiusa a 3.8 punti e 2.6 rimbalzi con appena 9.4 minuti di media disputati. Sotto la guida di coach Matt Brase il nativo di Napoli ha ritrovato una splendida forma ritagliandosi uno spazio consistente in uscita dalla panchina, unendo la maturazione cestistica a quella fisica e spiccando per le sue letture in fase di copertura. Il salto di qualità è stato evidente e lo testimoniano i numeri registrati nelle 28 partite disputate in stagione: 9.0 punti realizzati con il 68.3% dal campo, 3.7 rimbalzi e 10.6 di valutazione che gli valgono di diritto la candidatura a giocatore più migliorato; nel suo repertorio si è aggiunto un contributo come tiratore dai 6.75 metri in situazioni di pick and pop e una nuova energia sui due lati del campo aiutata anche dall'alto ritmo messo in pratica dalla squadra lombarda. Proprio in questa stagione sono arrivate le soddisfazioni maggiori in termini di prestazioni individuali, dove Caruso ha registrato il suo massimo per punti segnati (23 contro la Givova Scafati), rimbalzi catturati (8 contro l'EA7 Emporio Armani Milano), stoppate (5 contro la GeVi Napoli) e valutazione (25 contro l'EA7 Emporio Armani Milano). Sono dodici le gare chiuse con almeno 10 punti segnati e due quelle in cui ha scollinato almeno quota 20 punti; l'efficienza del numero 30 viene evidenziata dal numero di minuti giocati (16.6) rispetto a quello degli altri lunghi nel roster, non è un caso, infatti, che le sue prestazioni vadano di pari passo con la crescita della squadra.
Elemento cardine nello schieramento di coach Jasmin Repesa, l'ala greca Vasilis Charalampopoulos si sta distinguendo per precisione e solidità offensiva già dimostrata in parte nel suo primo anno in Serie A. Chiuse le parentesi con Fortitudo Bologna e per un breve periodo con l'Umana Reyer Venezia, il classe 1997 ha trovato nella Carpegna Prosciutto Pesaro la squadra in cui migliorarsi e a cui portare la sua miglior pallacanestro nel segno della fiducia. Dopo aver registrato buone cifre nella stagione 2021-22 segnando 9.0 punti, raccogliendo 4.3 rimbalzi e registrando 9.4 di valutazione, nelle Marche ha deciso di spingersi oltre rendendo più efficiente il suo gioco. Fin qui sono arrivati 10.0 punti, 4.8 rimbalzi e 13.3 di valutazione in 23.5 minuti di media; le sue percentuali si annoverano tra le migliori di tutto il campionato, soprattutto il 48.6% da tre punti (1.4 su 3.0 tentativi) che lo posiziona al terzo posto nella classifica dei migliori tiratori dietro a Filip Kruslin di Sassari (49.6%) e John Petrucelli di Brescia (50.0%). Charalampopoulos ha chiuso undici partite con almeno 10 punti segnati sulle venticinque giocate – di cui ventiquattro nel quintetto iniziale – registrando una sola 'doppia-doppia' da 14 punti e 12 rimbalzi – massimo in carriera – nella sfida contro la Virtus Segafredo Bologna. In questa stagione sono arrivati altri record in carriera per l'ala greca, tutti messi a referto contro la Givova Scafati: 33 punti (6/10 da due e 9/9 ai liberi), 8 falli subiti e 38 di valutazione. Oltre alla sua dimensione da tiratore, il classe 1997 ha dimostrato di essere un giocatore a tutto tondo capace di risolvere partite tanto in attacco quanto in difesa, senza calare di intensità e di concentrazione. Vasilis si posiziona al primo posto in squadra per percentuale da tre punti, al secondo posto per valutazione, al terzo posto per rimbalzi catturati, al quarto posto per minutaggio e al quinto per punti segnati.
Alla sua seconda stagione da elemento effettivo del roster di Sassari – terza se si considera la breve parentesi nel 2018/19 – il classe 2000 Ousmane Diop è maturato a tal punto da diventare una pedina imprescindibile per coach Piero Bucchi. Abbandonati i problemi al ginocchio che lo avevano tormentato nel corso della sua giovane carriera, il nativo di Rufisque ha alzato l'asticella della sua pallacanestro e si colloca tra i migliori in uscita dalla panchina per la compagine sarda. Le sue medie parlano da sole: 9.9 punti, 5.3 rimbalzi, 1.0 recupero e 13.0 di valutazione media in 18.5 minuti di impiego. La sua efficienza in area, dove conclude con il 66.5%, lo ha reso uno dei dominatori incontrastati del pitturato; sotto il tabellone avversario si trova perfettamente a suo agio raccogliendo 2.3 rimbalzi offensivi, ottavo miglior giocatore del campionato. È proprio in questa stagione che ha raccolto il maggior numero di soddisfazioni a livello personale registrando numerosi massimi in carriera, tra cui quelli per punti segnati (22 contro l'Openjobmetis Varese), rimbalzi catturati (11 contro la GeVi Napoli) e valutazione (30 contro l'Openjobmetis Varese). Sono arrivate quattordici partite chiuse in doppia cifra, con una striscia di otto consecutive a cavallo tra la diciottesima e la venticinquesima giornata; nella sfida contro la Pallacanestro Trieste, Diop ha registrato anche la sua prima 'doppia-doppia' stagionale da 15 punti e 10 rimbalzi portano il Banco di Sardegna alla vittoria. I miglioramenti visti nel corso di questi mesi sono stati molteplici, la sua maturità unita ad un'ulteriore consapevolezza dei propri mezzi hanno aiutato il cestista senegalese a trasformarsi in uno dei rim protector più solidi della nostra Serie A. Lo scorso anno chiudeva a 6.0 punti, 3.6 rimbalzi e 6.5 di valutazione in poco più di 15 minuti di media; oggi coach Bucchi lo ha trasformato in un sesto uomo di lusso, oltre ad una vera e propria risorsa anche in ottica playoff.
L'anno di Niccolò Mannion coincide con quello del ritorno in Eurolega della Virtus Segafredo Bologna; perciò, proprio in campionato il prodotto di Arizona ha potuto mettersi in luce migliorando ogni aspetto della sua pallacanestro. Con un ruolo di maggior rilevanza all'interno del roster di coach Sergio Scariolo, il classe 2001 è il giocatore con più presenze in quintetto per i bianconeri (22) e il secondo miglior assistman (3.5) dietro solamente ad una leggenda come Milos Teodosic. Abbandonati i problemi fisici che lo hanno perseguitato per larga parte della stagione passata, il playmaker nativo di Siena ha risposto presente alle chiamate del proprio capo allenatore mettendosi in risalto anche con cifre notevoli. Per lui ci sono 10.9 punti, 3.5 assist e 10.6 di valutazione in 22.2 minuti di media arrivando a tirare con il 53.3% da due (2.0 su 3.8 conclusioni), il 37.6% da tre e l'86.6% a cronometro fermo (2.4 su 2.8); numeri non distanti da quelli visti nel 2021-22 – 9.4 punti, 4.6 assist e 11.9 di valutazione in 17.6 minuti – ma che certamente devono essere messi a confronto con le tante responsabilità guadagnatesi nell'arco di questo secondo anno in maglia bianconera. Niccolò ha registrato quattordici partite in doppia cifra per punti segnati, trovando la sua massima espressione nella gara contro la Umana Reyer Venezia in cui ha preso sulle spalle la Virtus Segafredo portandola alla vittoria grazie ai 27 punti (8/9 dal campo e 7/7 ai liberi) e al 33 di valutazione, tutti massimi in carriera per il 22enne. Altri career high sono arrivati in occasioni delle sfide con Tezenis Verona (6 rimbalzi), Givova Scafati (6 falli subiti), Pallacanestro Trieste (33 minuti giocati) e Happy Casa Brindisi (6/7 da due punti). Leadership, talento e una ritrovata fiducia nella propria pallacanestro servita proprio per regalare alla propria squadra quei punti importanti al fine di chiudere in prima posizione la regular season.
La nazionale è solo la ciliegina sulla torta nella crescita di Luca Severini, diventato in pochissimo tempo uno dei perni su cui ruota il gioco della Bertram Yachts Tortona. Durante la sua seconda stagione in Serie A con i piemontesi, il nativo di Loreto si è ritagliato una dimensione ad hoc come tiratore mortifero negli schemi di coach Marco Ramondino. Partendo quasi sempre dalla panchina il suo impiego e le sue cifre sono diventate nettamente un fattore durante le partite: 6.9 punti e una percentuale del 42.6% da tre punti (1.4 su 3.4 tentativi), 4.6 rimbalzi e 8.3 di valutazione in 23.5 minuti, quest'ultimo è il terzo dato più alto all'interno del roster di Tortona peggiore solamente a quello di Semaj Christon (30.1) e Demonte Harper (24.3). Una differenza sostanziale rispetto ai 4.1 punti, 2.1 rimbalzi e 3.8 di valutazione in 15.5 minuti, segno che oltre alla fiducia conquistata si è palesata tutta la capacità del numero 20 nell'assumere il ruolo di role player necessario e di qualità assoluta in una squadra con ambizioni da big. Nove gare in doppia cifra in questo campionato e la prima 'doppia-doppia' in carriera registrata contro la Tezenis Verona, in cui Severini ha messo a referto 13 punti, 10 rimbalzi e 21 di valutazione; gli ultimi due dati rappresentano anche il suo massimo in carriera, a cui si aggiunge quello per minuti giocati (39) arrivato contro la Germani Brescia. Il classe 1996 è il terzo miglior rimbalzista della Bertram Yachts a pari merito con Leon Radosevic (4.6), piazzandosi dietro ai compagni Mike Daum (5.5) e Tyler Cain (6.6); la sua percentuale da oltre l'arco (42.6%) lo consacra come miglior tiratore dei piemontesi e lo posiziona al nono posto nella classifica del campionato. Tra le doti di Luca Severini certamente c'è quella di avere sangue freddo nelle situazioni spinose e il suo essere 'clutch' quando viene servito dai 6.75 metri sarà determinante anche durante la post-season.
Il Most Improved Player – UMANA, così come tutti gli altri LBA Awards, potrà essere votato su sito e app LBA fino all’8 maggio.