Tra i nomi di coloro che hanno avuto un ruolo importante nei risultati conseguiti da Tortona nel primo anno e mezzo trascorso nel massimo campionato nostrano deve essere assolutamente annoverato anche quello di Ariel Filloy. Il nativo di Cordoba, giocatore solido e profondo conoscitore della categoria, dalla scorsa stagione ha messo la sua esperienza al servizio di coach Marco Ramondino e, più in generale, di un club che, mosso da ambizione e grande determinazione, dopo una prima annata estremamente positiva sta continuando a migliorare su tutti i fronti.
“Aspiravamo a migliorare quanto fatto nella scorsa stagione, siamo riusciti a creare una buona chimica tra i giocatori confermati e nuovi. I risultati ci hanno dato subito fiducia” ha detto il numero 12 bianconero a La Stampa di Alessandria prima di passare, più nel dettaglio, ad analizzare la crescita della rappresentativa piemontese.
“La società sta crescendo molto velocemente, con grandi sforzi come la costruzione della Cittadella dello Sport. La squadra li sta accompagnando con i risultati sul campo, è stato molto intelligente tenere una grande base di giocatori dalla A2, a cui sono stati aggiunti rinforzi che potevano dare qualcosa di più in questo biennio. Per fare altri progressi come club, bisognerà aver pazienza e continuare a perseguire obiettivi, anche di fronte a momenti negativi”
Per ora, più che da difficoltà e periodi bui, il cammino di Derthona in Serie A è stato caratterizzato da gioie, vittorie e prestazioni convincenti, tutte frutto queste di un ambiente sempre coeso e di un sistema atto ad esaltare le qualità dei singoli.
“Ho buoni rapporti un po' con tutti, in particolare con quelli che conoscevo già prima, come Severini e Cain, e Tavernelli con cui ho instaurato un'amicizia. Lo scorso anno Sanders ha fatto una stagione straordinaria, non sapevo che fosse così forte. Lo stesso Severini ha preso molta fiducia in quest'anno e mezzo” ha raccontato Filloy.
“Mi aiuta molto il sistema di gioco voluto dal coach, in cui si muove molto la palla e si cercano varie situazioni per far uscire i tiratori. In sede di costruzione della squadra, poi, sono stati inseriti elementi che sanno giocare a basket: magari non siamo i più atletici o forti fisicamente, però sappiamo far circolare la sfera e posizionarci nei posti giusti ai momenti giusti”.
In questo modo la Bertram Yachts è riuscita a togliersi diverse soddisfazioni acquisendo sempre più consapevolezza, certezze e tranquillità. Tranquillità che, fuori dal campo, Filloy insegue in altri modi.
“Faccio meno giardinaggio adesso perché sono a Tortona e non ho il mio giardino. Mi sto dedicando di più alla cucina, imparando a fare soprattutto pizza e pane. Magari, ora che arriva il bel tempo, potrò fare qualche grigliata” ha chiosato speranzosa la guardia ex Avellino, Reyer e Pesaro.