“Gli ultimi due anni sono stati incredibili e davvero inaspettati: dal non giocare in serie A, sono sceso in A2, e poi sono tornato protagonista nella massima serie fino a debuttare con la nazionale italiana”, così Luca Severini ha debuttato nell’intervista concessa a Giorgio Giannaccini su “Il Resto del Carlino – Macerata”.
Come sta vivendo il marchigiano questi traguardi personali? “Sono proiettato sul campionato di serie A: con il Derthona stiamo facendo bene. L'anno scorso siamo arrivati fino ai quarti di finale nei playoff; perciò, l'obiettivo è di replicare l'annata passata. Ma il sogno sarebbe di arrivare a giocare le semifinali, mentre a livello personale mi piacerebbe giocare una competizione europea con una squadra di club”.
Severini si sta anche giocando un posto in Nazionale per i Mondiali di settembre 2023: “Intanto, ci sono altre due partite di qualificazione ai mondiali verso fine febbraio, anche se ormai abbiamo centrato il pass. Vorrei essere convocato e fare del mio meglio. Per quanto riguarda il mondiale sarà dura, perché finora i giocatori impegnati in Eurolega non sono stati convocati, ma al mondiale sarà diverso. Però, arrivato a questo punto, mi giocherò le mie chance. Se poi non ci riuscirò va bene lo stesso”.
Qual è stato il segreto che ha portato Luca così lontano nella carriera? “Sono uno che ha lavorato molto me stesso per arrivare all'obiettivo, questo ha fatto la differenza. Ho sempre fatto di testa mia, e i miei genitori Orietta e Giovanni mi hanno sempre assecondato, anche quando a 18 anni andai via di casa per giocare a Siena, perché volevo che questa passione diventasse un lavoro, capivo che il basket era qualcosa di più a un semplice divertimento. Ai giovani dico che il segreto per far bene nello sport è divertirsi, sennò non si arriva da nessuna parte”.