Parlando a Giuseppe Sciascia su “La Prealpina”, Colbey Ross si è raccontato, partendo dal traguardo della Final Eight appena raggiunto dalla sua Openjobmetis Varese: “Era uno dei nostri obiettivi ad inizio stagione, lo abbiamo raggiunto con una grande vittoria dimostrando a chi non ci dava credito nei pronostici tra le 8 protagoniste della kermesse di Torino che avevano torto. Ma il cammino è ancora lungo: vogliamo continuare a migliorare ogni giorno, con l'obiettivo di giocare sempre nel modo giusto e puntare a raggiungere i playoff”.
Proprio quest’ultimo sembra essere un obiettivo alla portata: “Possiamo marcare il raggiungimento del primo obiettivo, ma non vogliamo accontentarci. Questo è un gruppo che sta bene insieme e che si basa sulla fiducia reciproca tra compagni: se continuiamo a... play the right way fino al termine della stagione potremo completare anche la seconda missione”.
Il numero 4 biancorosso sta vivendo un momento magico viaggiando a 25.7 punti e 7.5 assist di media nelle ultime quattro partite: “Il coach ha grande fiducia in me e allo stesso modo avverto la stessa cosa da parte dei miei compagni che apprezzano come cerchi di mettermi in condizione di segnare con gli scarichi sul perimetro o gli assist dentro l'area”.
Questa fiducia sul parquet di Ross la si nota anche nei momenti decisivi di una partita: “Ho grande fiducia in me stesso, non mi fa paura prendermi i tiri decisivi o le responsabilità quando la palla scotta: tutti coloro che sono intorno a me si fidano di me e mi esortano a farlo, da parte mia provo a cercare la miglior soluzione per la squadra”.
La cultura americana del club ha contribuito all’ambientamento di Colbey: “Rende certamente tutto più facile per noi americani: da Luis Scola a Mike Arcieri allo stesso coach Brase hanno fatto un lavoro eccezionale nel costruire un sistema nel quale ci troviamo a perfezione. Dallo stile di allenamento al player development che prendiamo molto sul serio, funziona tutto al massimo”.