Non esiste partenza migliore per un giocatore se non quella di essere decisivo al debutto con la divisa di una nuova squadra. Stanley Okoye (Givova Scafati) è stato eletto miglior giocatore del decimo turno superando nelle votazioni Nick Perkins (Happy Casa Brindisi) e Kwan Cheatham (Carpegna Prosciutto Pesaro).
Game, set and match. Nessuno poteva immaginarsi un esito del genere sebbene la squadra della provincia di Salerno veniva da due successi di fila. Vincere contro la prima della classe ancora imbattuta, per giunta nel loro palazzetto, era una missione a dir poco impossibile. La Givova Scafati guidata da coach Attilio Caja però non è la stessa che ha iniziato questo campionato: innanzitutto perché l'uomo seduto sulla panchina ha cambiato radicalmente la mentalità dei suoi giocatori; in seguito gli innesti arrivati nelle ultime settimane hanno dato man forte al carattere dei gialloblu. Nelle ultime tre sfide sono arrivate altrettante vittorie, ma dopo averne ottenute due al PalaMangano è arrivata finalmente quella in trasferta e così recitando la parte di Davide, la compagine scafatese ha fatto cadere Golia di fronte ad una schiera di pubblico bianconero (oltre ad un piccolo ed animato settore ospiti). Il protagonista principale della vicenda è un vecchio volto della nostra Serie A, un giocatore che aveva vestito in due stagioni distinte – 2014/2015 e 2017/2018 – la canotta di Varese. Stanley Okoye sentiva la necessità di mostrare quanto crede nel progetto e questo lo poteva fare solamente tramite una statement game come è stata quella della Virtus Segafredo Arena: una doppia-doppia da 18 punti (2/5 da due punti, 4/7 da tre punti e 2/4 dalla lunetta) e 10 rimbalzi (di cui 2 offensivi), condita da una straordinaria prova difensiva che lo ha visto recuperare 4 palloni in 22 minuti. L'espulsione arrivata per somma di falli ha infiammato ancora di più i compagni, perché hanno notato la voglia del numero 5 di prendere in mano il ruolo di leader senza voler scalzare da questa mansione un veterano come David Logan (anch'egli uscito per somma di falli). Nonostante i 5 falli commessi, la prova ad Okoye è valsa un 21 alla voce valutazione e un +11 di plus/minus, secondo solo al +20 del già citato compagno in divisa numero 40.
Un acquisto che ha fatto subito felice coach Attilio Caja, il quale nella conferenza stampa di presentazione ha ringraziato la società per il colpo di mercato: “Okoye è un giocatore che ha caratteristiche che mancano attualmente a questo gruppo, quindi va a implementare e completare la nostra chimica. Okoye è un giocatore dotato di grande atletismo, le cui principali caratteristiche si sostanziano nella forza fisica, nel gioco a campo aperto, nel gioco senza palla ed in aiuto a rimbalzo. É un grande uomo squadra, che gioca per i compagni come pochi, quindi sono sicuro che potrà darci un contributo importante, senza togliere nulla al gruppo, anzi avvantaggiandolo e arricchendolo con le sue grandi qualità”. Il capo allenatore lo conosce bene proprio perché aveva già avuto la possibilità di allenarlo e vederlo all'opera nell'ultima stagione del nigeriano a Varese. Queste parole devono aver dato grande fiducia al numero 5 della Givova Scafati che ha subito trovato modo di coesistere sul parquet con i suoi compagni; nonostante la partenza dalla panchina – utile per far funzionare al meglio i giri del motore – 'Stan' si è inserito negli schemi di gioco studiati dal suo coach giocando esattamente come richiesto (e come predetto in conferenza stampa). Da Doron Lamb a Julyan Stone passando per David Logan, l'ala gialloblu ha mostrato di avere chimica con ognuno di loro nel costruire le transizioni offensive facendosi assistere o assistendo lui stesso per il canestro più facile.
L'obiettivo di Stanley Okoye sarà bissare la grande stagione 2017/2018 avuta con l'Openjobmetis Varese terminata con la qualificazione ai play-off, un obiettivo inimmaginabile per Scafati ad inizio anno ma che oggi viene visto con grande umiltà (dopo ovviamente la quota salvezza). Con i lombardi aveva chiuso a 15.4 punti, 7.4 rimbalzi, 1.6 assist, 1.0 recuperi e 15.8 di valutazione media, tirando con un discreto 44.2% da due punti (2.9 canestri su 6.6 tentativi) e un ottimo 41% da tre (2.4 canestri su 5.9 tentativi). L'ala americana non sembra aver perso lo smalto e adattarsi nuovamente al nostro campionato gli è venuto più facile del previsto; ciò che contraddistingue Okoye da altri giocatori è la grande capacità di giocare sui due lati del campo con la stessa intensità e la stessa importanza. In fase offensiva ha percentuali alte nel tiro dai 6.75 metri e non ha paura di prendersi anche qualche tiro in più del dovuto, mettendo effettivamente in mostra quella personalità che lo ha sempre caratterizzato; in fase difensiva oltre ad essere un rimbalzista d'élite, è piuttosto attento alle intenzioni degli avversari e questo lo porta a rubare palloni o a sporcare con frequenza le linee di passaggio. I suoi massimi in carriera sono i 29 punti segnati nella gara contro la Happy Casa Brindisi il 2 gennaio 2018 in cui ha anche stabilito il suo career high nella valutazione con 39, i 18 rimbalzi catturati contro Cantù il 16 ottobre 2017 e le 6 triple realizzate nella sfida del 18 marzo 2018 contro Avellino; mentre contro la Virtus Segafredo Bologna ha registrato la sua miglior prestazione nel dato dei recuperi con le 4 palle rubate nel suo debutto stagionale.