In una lunga intervista concessa a Piero Guerrini su “Tuttosport” dopo il canestro della vittoria segnato sul parquet dell’Umana Reyer Venezia, Matteo Spagnolo ha parlato del suo ambientamento a Trento: “Mi sto trovando benissimo, in generale con la squadra e con lo staff. Stiamo crescendo molto tutti insieme, ci stiamo migliorando a vicenda, siamo sulla strada giusta. Non ho dubbi”.
Poi il giovane talento classe 2003 ha parlato delle differenze con la precedente esperienza di Cremona: “Ho un bel ruolo anche qui, ho spazio. Sto riuscendo a creare vantaggi in campo per me e per la squadra ed è quello che mi riesce meglio. Sto imparando a comprendere i punti di forza di ognuno di noi per mettere tutti in ritmo. Obiettivi? Voglio sicuramente fare i playoff in Serie A. E vorrei provarci anche in Eurocup. Non siamo fuori. Per il resto, secondo me non bisogna avere fretta, le cose arrivano con tempo pazienza e lavoro. La decisione di venire a Trento è stata giusta, è una società grande, super-seria molto professionale”.
Spagnolo è stato scelto lo scorso giugno dai Minnesota Timberwolves con la chiamata numero 50 del Draft NBA; i dialoghi con la franchigia americana sono costanti: “Mi seguono e io sono contento. Per quanto riguarda le attese, due anni fa no, tre anni fa nemmeno, l'anno scorso neanche. Ho iniziato a capire qualcosa, durante la stagione scorsa. Si parlava un po' più di me, si vedevano gli osservatori. Non conoscevo l'ambiente draft, della Nba, è stata una rivelazione. Alla fine dopo una lunga e tostissima estate, insomma è stato bellissimo".
In cosa deve migliorare Matteo Spagnolo? “Devo e posso migliorare su tanti aspetti: sul mio tiro, sia da due sia da tre. A rimbalzo, in certe scelte di gioco. In alcune situazioni posso essere più aggressivo. E poi la difesa, che nel mio processo non è stata una priorità. Ma arrivando in A ho capito che è necessaria, fondamentale. E poi, insomma, Dio mi ha dato un aspetto fisico abbastanza buono per il ruolo”.
Infine Spagnolo non si sbilancia sul suo futuro in NBA: “Non lo so. Io quando faccio una cosa penso al presente. Bisogna vivere il presente. Quest'anno mi concentro su Trento. Credo che tutto arrivi di conseguenza”.