In un’intervista concessa da Giuseppe Rendine su “Il Centro – Quotidiano dell’Abruzzo”, Giampaolo Ricci ha parlato della sua voglia di arrivare: “A dire il vero, dopo aver partecipato ad una Olimpiade e a diverse competizioni internazionali, non mi sento arrivato nemmeno adesso. Ci mancherebbe altro, è una cosa che non fa parte del mio carattere. Ecco, quando, giorni fa a Tbilisi alcuni ragazzini, in aeroporto, mi hanno riconosciuto e chiesto la maglietta, mi sono sentito davvero felice. Beh, ci ho pensato un po', ma il percorso va comunque avanti e bisogna subito tornare a lavorare per gli impegni dell'Olimpia Milano che, in Eurolega, deve assolutamente recuperare terreno, a cominciare dalla prossima gara in Lituania. Come è giusto che sia per una squadra di grandi giocatori guidata da un tecnico del valore di Ettore Messina e sostenuta da una organizzazione di assoluto livello che ti mette sempre in condizione di dare il massimo”.
Parole di elogio anche per il ct della Nazionale Gianmarco Pozzecco: “Un tecnico dalla grande emotività che riesce però ad essere sempre lucido, pronto a motivarti, a darti fiducia. Capace, come lo stesso Meo Sacchetti al quale devo tantissimo, di capire lo stato d'animo dei propri giocatori e quello che possono dare in un determinato momento della partita. Si è venuto a creare un bel rapporto all'interno del gruppo azzurro e questo lascia ben sperare”.
Anche per la laurea in matematica ormai il traguardo è vicino: “È andata. La prova orale come scalino finale e poi la discussione della tesi. Insomma, credo che a marzo arriverà finalmente questa laurea in matematica che, tra allenamenti, partite e trasferimenti aerei, inseguo ormai da diversi anni. Ma ormai ci siamo e sarà una grande soddisfazione. Ho imparato da tempo a organizzarmi al meglio. Nella vita e sul parquet dove sei chiamato a gestire minutaggi diversi senza sentirti mai escluso. Sempre pronto nel momento in cui c'è bisogno dì te”.