Se avesse avuto la bacchetta magica, molto probabilmente Aleksej Nikolic avrebbe dato un corso diverso alla sua parabola cestistica. Niente infortuni, incidenti di percorso o annate sfortunate, solo vittorie di peso, trofei alzati ed emozioni forti, come quelle da lui vissute, ad esempio, in occasione della conquista di Eurobasket 2017 o dei due campionati tedeschi di fila col Bamberg qualche stagione fa.
Nikolic però, purtroppo, bacchette e magia può solo sognarle con la fantasia (magari leggendo quella saga di Harry Potter di cui è grande appassionato e che gli è valso il soprannome di “maghetto”) e quindi, nella concreta realtà di tutti i giorni, non gli resta che essere guidato dallo sport per il quale già alle elementari si alzava alle sei del mattino per allenarsi (il basket) e dal destino.
Questo lo ha portato ieri ad iniziare un nuovo capitolo della sua carriera firmando per il Banco di Sardegna Sassari, squadra con cui domani, sempre a causa di curiose coincidenze astrali, sfiderà al debutto la formazione in cui ha militato nella sua unica precedente esperienza in Italia nel 2019/20: la Nutribullet Treviso.
“Sarà un esordio strano, singolare per il timing, ma sono stato bene là, stanno facendo un ottimo lavoro. Sarà una gara emozionante, mi manca giocare quindi sarà entusiasmante” ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione il nativo di Postumia classe 1995, figlio di David (anche lui giocatore di pallacanestro in passato) e fratello di quel Mitja che gli appassionati italiani hanno avuto più volte modo di ammirare in A2 tra Casale Monferrato, Fortitudo Bologna, Treviglio, Roseto e, la scorsa stagione, Urania Milano.
Rispetto al fratello maggiore, Aleksej ha avuto una carriera più luminosa passando, dopo OKK Spars Sarajevo e Baunach Young Pikes, dal Brose Baskets Bamberg di Andrea Trinchieri (dove ha militato per tre stagioni seguendo nel club le orme tracciate dal connazionale Nachbar) e dal Partizan Belgrado prima di trascorrere le ultime tre annate fra Treviso, BCM Gravelines e San Pablo Burgos.
Ora per Nikolic è arrivato il momento di riallacciare le fila con l’Italia e prendere il posto dell’infortunato Dowe a Sassari dove, per sua stessa ammissione, arriva “con grande carica”.
“La chiamata è stata inaspettata, ma siamo professionisti e dobbiamo tenerci pronti. Mi sono trovato a mio agio e sono contento di essere qua. Farò il necessario per me per essere il più competitivo possibile. Ho parlato un po’ col coach, ma avremo modo di approfondire nei prossimi giorni”.
Avendo già lottato per traguardi importanti contro squadre rinomate e di elevato spessore, l’esterno sloveno non teme affatto di affrontare né i grossi club né la pressione che gravita attorno alla Dinamo.
“Questo club punta a obiettivi importanti: quindi, ci saranno delle aspettative per vincere, ed è normale così. Ci sono squadre da Eurolega come Virtus e Milano, si è alzato il livello. C’è grande passione in Italia, ci sarà grande pressione contro Treviso, cercheranno di vincere la prima partita stagionale in un palazzetto molto caldo” ha proseguito Nikolic, strappato al tennis (sport che però continua a seguire e ad apprezzare molto) da una passione per il basket che, anche senza bacchetta magica, può condurlo a ritagliarsi fin da subito un ruolo importante nelle rotazioni e nei meccanismi della squadra di coach Bucchi.