News

Belinelli al “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli: “Scudetto 2021 con la Virtus davvero inaspettato, dobbiamo lavorare per portare i giovani a palazzo”

Il giocatore della Segafredo si è aperto affrontando vari temi, tra cui il possibile ritorno in Nazionale

Belinelli al “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli: “Scudetto 2021 con la Virtus davvero inaspettato, dobbiamo lavorare per portare i giovani a palazzo”

Ospite della puntata odierna di “Passa dal BSMT” (il podcast di Gianluca Gazzoli), Marco Belinelli si è aperto affrontando tanti temi interessanti inclusa la scelta di tornare in Italia e salutare il mondo NBA nell’estate 2020: “Ero già pronto mentalmente per tornare a casa, quindi non ho mai avuto ansie ma ho sempre pensato che qualcosa di positivo sarebbe arrivato. È arrivata appunto la possibilità di tornare a giocare a Bologna con la Virtus Segafredo quindi oggi il mondo NBA non mi manca. Là ho dato tutto quello che potevo dare, ho vissuto 13 anni, tanti momenti unici e altri più difficoltosi che però mi hanno fatto crescere come persona anche fuori dal campo”.

Forte dell’esperienza oltreoceano, il nativo di San Giovanni in Persiceto è tornato in Italia desideroso di fare ancora la differenza e competere per obiettivi prestigiosi, elementi questi che l’hanno spinto a scegliere il progetto della Virtus Segafredo Bologna.

“Volevo sentirmi ed essere ancora protagonista in una squadra per poter vincere qualcosa e la Virtus mi ha dato questa possibilità. Qui sapevo sarei arrivato in una formazione che voleva vincere subito e che grazie al presidente Zanetti ha una possibilità economica importante”.

L’ambizione e gli investimenti fatti dal proprietario della formazione felsinea hanno subito consentito alle V Nere e a Belinelli di esultare nel 2021 per la conquista di un titolo importante come lo scudetto, ottenuto nonostante una stagione a tratti abbastanza complicata.

“Ho firmato con la Virtus a dicembre e sapevo che Milano era la squadra da battere. La stagione è stata difficoltosa perché il nostro obiettivo era andare in Eurolega ma non ci siamo riusciti. Siamo comunque arrivati ai playoff pur non giocando una grande pallacanestro e lì qualcosa è scattato. Abbiamo fatto fatica con Treviso, ma dalla serie contro Brindisi in poi non abbiamo più perso una partita giocando una grande pallacanestro di squadra. In finale contro Milano non avevamo tanta pressione perché erano loro a dover vincere e così è arrivato un successo che mi ha emozionato davvero perché inaspettato. Firmando un contratto di tre anni pensavo che in questo periodo una vittoria sarebbe arrivata ma non credevo sarebbe successo subito a cinque mesi dal mio ritorno. La vittoria in Eurocup l’ho sentita meno: sono stato contento, è stato super perché era l’obiettivo principale della stagione ma non ha avuto lo stesso impatto dello scudetto”.

Belinelli ha anche parlato del seguito e dei modi in cui la pallacanestro italiana viene fruita e per questo, secondo lui, è necessario agire prontamente per provare ad accendere la fiamma della passione in nuovi tifosi.

“Vedo che c’è molto interesse verso il mondo NBA e il mondo americano anche perché coi social riesci ad accedervi più facilmente: aprendo Instagram la mattina, ad esempio, tutti possono vedere subito le immagini dei giocatori e le azioni di gioco e quindi è proprio più semplice da seguire. Sul campionato italiano si dovrebbe lavorare un po’ di più portando i giovani a palazzo, cercando di fare qualcosa con loro prima o dopo la partita o prima o dopo un allenamento, creando quindi fin da subito subito un contatto importante che possa portare ad amare la pallacanestro”.

Di grande aiuto in questo senso è stata la cavalcata gli ultimi Europei della Nazionale di Gianmarco Pozzecco, un gruppo a cui Belinelli si è sentito molto vicino e dal quale non è escluso possa tornare a far parte in futuro.

“Agli Europei abbiamo visto un gruppo fantastico, anche chi non sapeva nulla di basket ha capito che questa squadra giocava in modo particolare e stava bene assieme. Peccato per come è finita. In questo caso so cosa si prova perché ci sono passato, farà male per un po’ perché vedendo la gara con la Francia era difficile pensare che avremmo perso la partita negli ultimi 2-3 minuti dopo averla dominata però questo è il basket: devi star lì con la testa quaranta minuti e ogni minimo errore difensivo, ogni attacco può contare. La squadra deve uscirne a testa alta, ha fatto un grandissimo Europeo e non bisogna attribuire delle colpe ma partire dalla consapevolezza che è stato fatto qualcosa di positivo e da qui andare avanti per pensare al prossimo anno. È stata una Nazionale seguitissima e spero lo sia stata più perché era unita e ha giocato una bella pallacanestro che per altre cose. Ci sono stati assolutamente dei momenti in cui avrei voluto essere in campo.  Molte persone che mi conoscono bene lo sanno e se ne sono accorte quando sono andato a vedere la partita con la Grecia: quella partita ho fatto fatica a vederla perché a me piace giocare quel genere di gara. Pozzecco? Chi lo conosce sa che lui è così, fa vedere e fa uscire tutte le sue emozioni. Ha dato un’impronta importante alla Nazionale perché altrimenti questa squadra non sarebbe andata a vicino a giocarsi una medaglia. Con lui ho avuto sempre un grandissimo rapporto e tra di noi c’è sempre stato grandissimo rispetto reciproco: ci ho parlato prima degli Europei, mentre durante l’estate mi sono sentito con Petrucci...vedremo che fare la prossima estate”.

Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Supplier
Mobility Partner
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor