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La Scaligera scopre il debito

Si tiene oggi la verifica dello stato passivo della società; la squadra pensa ai playoff

Dopo il giorno della salvezza sul campo, si attendono quelli della salvezza della società. Oggi è un giorno importante perchè, nell’ufficio del giudice delegato D’Amico, si terrà la verifica dello stato passivo della Scaligera Basket. Questa sera, insomma, chi fosse intenzionato a intervenire per salvare la società conoscerà l’entità del debito sportivo da dover coprire, per poi fare richiesta di assegnazione del titolo sportivo.
Il curatore fallimentare Mino Castellani, domenica sera, ha seguito la vibrante partita con Fabriano, che ha consentito alla Müller di acquisire la matematica certezza di avere pieno diritto a disputare, anche nella prossima stagione, il campionato di A1, e si è complimentato, alla fine, con l’allenatore Lino Lardo e con i protagonisti dell’importante risultato. «Sono contento - ha commentato - per la salvezza e anche perchè abbiamo "pescato" bene, per quanto riguarda i due giocatori americani. Burrough e Higgs hanno dato un buon apporto per la salvezza e, speriamo, anche per qualcosa di più, perchè le manovre che si fanno in Lega sono sempre da seguire con attenzione. C’è il problema delle 19 squadre, c’è la volontà di vedere il prossimo campionato con un numero pari di squadre».
Si parla anche della volontà di retrocedere, comunque, Verona in Legadue, anche nel caso di salvezza della società dal fallimento, perchè non avrebbe rispettato alcuni parametri. Ma Castellani, che ha seguito personalmente le ultime riunioni di Lega ed ha parlato anche col presidente della Federbasket, Maifredi, assicura: «Non mi risulta. E’ chiaro che, a fine campionato, il titolo sportivo di una società fallita torni alla Federazione. E’ altrettanto ovvio che qualsiasi altra società, veronese o non, possa arrivare e aggiudicarselo. Ho avuto colloqui con i consulenti della Federazione e avuto assicurazioni che se vi fossero intenzioni molto serie da parte di cordate veronesi, la nostra posizione sarebbe tranquilla».
Il curatore fallimentare, piuttosto, rileva che «molti creditori non si sono ancora insinuati nel fallimento, secondo una brutta abitudine che c’é», che «oggi è l’ultimo giorno per farlo» , ma che, comunque, «potrebbe essere che oggi non si conoscesse la cifra esatta del debito». «Allo stato attuale - ha riferito Mino Castellani - è molto contenuto, intorno a un miliardo e 200-300 milioni di lire (dei quali circa tre quarti dovrebbero essere crediti privilegiati di tesserati e società, ndr). Non è una grossa cifra. Certo, però, i debiti della Müller sono superiori, questo sì, ma alla fine dovrebbero attestarsi su una cifra non superiore ai 2 miliardi».
Per i creditori che non si insinueranno nel fallimento entro oggi, vi sarà la possibilità di fare un’insinuazione tardiva «ma bisognerà, allora, fare una vera e propria causa al Tribunale e, nel frattempo, chi vorrà intervenire per salvare la società potrà, comunque, farlo». «La cifra - ha ribadito Castellani - sarà sicura almeno per l’80 per cento» .
In merito ai colloqui avuti con i consulenti della Federazione e in Lega, il dottor Castellani ha riferito che «c’è una commissione che sta studiando i parametri». «A mio modo di vedere - ha aggiunto - le società che non li hanno osservati sono più di tre. Abbiamo fatto presente, comunque, che un parametro di scelta obbligatoria di spesa è assurdo. Il parametro giusto è, semmai, quello di garanzia di copertura della spesa. Sarebbe molto più giusto dire: spendi quanto ritieni di poter spendere, ma garantisci la copertura».
Il curatore fallimentare ha fatto presente che «il massimo sarebbe riportare in bonis la Scaligera Basket, ma non vi è alcuna ragione non venisse restituito il diritto sportivo ad una nuova società dopo un concordato fallimentare». «Non ho visto grossi problemi sotto questo aspetto e, intanto, la Müller ha ottenuto la sua vittoria sul campo» , ha concluso. La Müller è tornata al lavoro, ieri pomeriggio, inebriata per la salvezza raggiunta. Paolo Alberti sottolinea: «Siamo riusciti a tenerci a galla, nonostante tutto quello che abbiamo passato. Mi sembrava un grosso torto che il destino ci facesse retrocedere. Abbiamo avuto grande compattezza e la testa per stare uniti sempre e continuare a lavorare. Siamo stati ripagati». Paolo Alberti non dimentica: «Bisogna dire un grosso grazie a Turner e Fajardo, che hanno dato tanto a questa squadra ed un grosso ringraziamento va a Burrough e Higgs che ci hanno dato una mano, riuscendo a integrarsi, e noi con loro, nel modo giusto per questo traguardo sofferto. Nessuno può sapere quanto lo sia stato veramente».
Alberti conferma che nella settimana che ha preceduto la gara con Fabriano «avvertivamo grande stanchezza e tensione». «Sentivamo - dice - l’importanza della partita perchè nessuno voleva arrivare a doversi giocare la permanenza in A1 all’ultima giornata. Abbiamo vinto con il cuore, a parte la prova di qualche singolo. Non abbiamo giocato una grande pallacanestro, ma abbiamo cercato di mettere in campo tutto quanto potevamo».
La Müller torna in campo, domani (ore 20.30), a Roseto contro l’Euro. E si pone subito un altro obiettivo: i play off. Il traguardo è in dura salita perchè la Müller può raggiungerlo solo vincendo a Roseto e battendo, sabato prossimo, Udine al Palaolimpia e poi contare sui risultati negativi di altre. I play off saranno, probabilmente, a 28 punti dove, oggi, Varese, Roseto, Fabriano e Biella occupano dalla nona alla dodicesima posizione. Chi, tra queste squadre, riuscirà a salire a 30 punti, sarà pressochè certa di giocare la seconda fase della stagione. Ma non sarà facile: Varese riceve Kinder e va a Roma; Roseto riceve Verona e va a Trieste; Fabriano ospita Roma e riposa; Biella riposa e chiude sul campo della Kinder. A quota 28 possono arrivare anche Avellino e Udine, oggi a quota 26: Avellino ospita la Scavolini e va a Cantù, mentre Udine ospita Reggio Calabria e poi viene al Palaolimpia. Insomma, una Müller che riuscisse nel "miracolo" di infilare altre due vittorie arriverebbe, molto probabilmente, nel gruppo di squadre che si contendono gli ultimi posti ai play off. E lì entrerebbe in ballo la classifica avulsa.
Renzo Puliero
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