Intervistato da Francesco Pioppi su “Il Resto del Carlino – Reggio Emilia”, Arturs Strautins ha parlato del suo recupero dall’infortunio all’anca e del ritorno in campo previsto per metà novembre: "Mi sento bene, ho avuto un consulto con il dottor Rocchi poco più di una settimana fa e mi ha rassicurato, dicendo che il mio percorso sta procedendo nel migliore dei modi: tra circa dieci giorni dovrei iniziare a correre, poi vedrò quali saranno le risposte del mio corpo”.
Il momento più duro è stato a giugno appena infortunatosi: “Il momento più difficile è stato quello iniziale, Sono stato un mese completamente fermo in casa e pensavo di impazzire, anche perchè in estate io sono abituato a fare tantissimi allenamenti per cercare di migliorare tutti gli aspetti del mio gioco. Per fortuna ormai è tutto alle spalle e mi sento bene: voglio tornare più forte di prima”.
Infine un parere anche sulla nuova UNAHOTELS: “Molto competitiva, con tanti buoni giocatori in tutti i ruoli. Vediamo un po' cosa succederà al momento del mio rientro”.
Michele Vitali ha invece fatto il punto della situazione ad Adriano Arati sulla “Gazzetta di Reggio”: “Le sensazioni personali sono molto positive, questo periodo è andato bene, ovviamente è ancora presto e c'è ancora molto da fare. Non ci stiamo tirando indietro, questo è un lavoro che pagherà, darà frutti più avanti, stiamo mettendo benzina nelle gambe e stiamo imparando a conoscerci”.
La squadra in generale vuole puntare in alto: “La società ha mostrato subito questa ambizione, in cui io mi sono ritrovato alla grande sin dal principio. Ci sono ambizioni reciproche, ora spetta a noi cercare di fare del nostro meglio, un passo avanti alla volta, coi piedi per terra, partendo dalle piccole cose del precampionato”.
Anche considerando il doppio impegno Serie A – BCL, la UNAHOTELS è una squadra con una certa profondità: “Non credo proprio sarà un problema, il dispendio di energia è alto e, per come ho conosciuto staff e compagni, ho visto solamente persone disponibili, con tanta voglia di lavorare e di condividere”.