Pronto ad iniziare la sua ottava stagione a Varese, capitan Giancarlo Ferrero ha ripercorso con Giuseppe Sciascia su “La Prealpina” gli inizi all’Openjobmetis: “Quando ci penso, provo un grande orgoglio. Arrivai qui nel 2015 con tanto entusiasmo, ma era inimmaginabile uno sviluppo del genere. Ormai mi sento varesino a tutti gli effetti ed è un grandissimo stimolo vestire questa maglia. In otto anni sono passati tanti coach e dirigenti, ma soprattutto tantissimi giocatori. Però ci sono persone come Max Ferraiuolo o i fisioterapisti che hanno fatto questo viaggio insieme con me ed è è bello averli ancora accanto”.
La nuova Varese da corsa sembra molto simile a quella dell’anno scorso: “Già dagli allenamenti dei primi giorni si capisce che sarà un'OJM molto aggressiva e intensa sui due lati del campo, mettendo sotto pressione gli avversari per 40 minuti. Ci sono dei legami con la Varese della seconda metà della stagione 2021/22, evidente l'idea della società di costruire una squadra improntata su una filosofia basata sulla corsa e sulla pressione”.
Sarà quindi una squadra piccola ma aggressiva: “Chi è rimasto e chi è venuto qui ha ben chiaro quale sia il progetto tecnico e l'ha sposato con entusiasmo. Matt Brase mi ha colpito per la grande energia che mette in campo in ogni allenamento: ha ben chiara l'identità che vuol mettere in pratica, si lavora molto sui dettagli tra video e individuali. Con la sua positività il coach vuole cementare il gruppo”.