In vista della grande sfida di domenica sera nel derby contro la Fortitudo Kigili Bologna, Nico Mannion ha parlato a Massimo Selleri su “Il Resto del Carlino - Bologna”, sottolineando l’importanza di una partita del genere: “Sappiamo che quella contro la Fortitudo è una partita importante, forse la più importante per i nostri tifosi e, quindi, per noi. E' una gara molto sentita di cui tutti mi parlano da quando sono arrivato a Bologna. Non possiamo sottovalutarla, ma per quello che rappresenta dobbiamo pensare che i nostri avversari sono i più forti che possiamo incontrare. Si gioca sul loro campo e penso che per i nostri tifosi la soddisfazione sia maggiore se usciremo con una vittoria”.
Durante il lunghissimo periodo di stop, cosa è mancato maggiormente a Nico Mannion? “Il fatto di non potere giocare a pallacanestro. Questa è la cosa che più mi è mancata perché ero impaziente di riprendere la palla in mano. Non ho mai avuto l'impressione di non potere guarire e tutte le volte ero certo che sarei tornato ad allenarmi e a giocare, ma non vedevo l'ora che quel momento arrivasse. Tutti mi dicevano che alcuni tempi dovevano essere rispettati, ma è difficile stare a sedere quando vedi i tuoi compagni che giocano e tu vorresti essere lì con loro”.
Infine un commento sulla qualità del campionato italiano: "È molto competitivo, anche se non dobbiamo nasconderci dietro al fatto che la Virtus è stata costruita per provare a vincerlo. L'arrivo di Daniel Hackett ci ha rinforzato ulteriormente in un gruppo che con Milos Teodosic e Marco Belinelli era già molto forte. Devo ritenermi fortunato ad avere compagni di questo calibro. Sono i primi a sapere che qui ogni partita vale tanto e, quindi, non ti regala mai niente nessuno. Questa è la prima lezione da imparare per chi arriva da realtà diverse da quella europea dove, magari, è importante solo la parte finale. Sia in campionato che in Eurocup ogni partita ha davvero un valore determinante”.