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Nell'anticipo la Fortitudo Lavoropiù Bologna espugna Desio con Banks e Totè

Dopo la bella performance di squadra nello scorso turno di LBA, con la vittoria in casa della Reggiana, l’Acqua S.Bernardo non riesce a trovare due punti importanti nella prima gara del 2021, lasciando spazio a una Fortitudo certamente più pimpante e più cinica, meritatamente vittoriosa al "PalaBancoDesio" nell’anticipo della quattordicesima giornata. Con un secondo tempo superlativo, i bolognesi passano a Desio, decisivi i 19 punti di Totè e i 18 di Banks (nella foto).


Coach Pancotto decide di iniziare il match con Johnson in regia, affiancato dal duo Woodard-Pecchia sugli esterni; sotto canestro, invece, l’esperienza di Leunen e la verticalità di Kennedy, miglior stoppatore del torneo. Tribuna per Thomas, in virtù del massimo di sei stranieri a referto. Quanto alla "Effe", gli ospiti rispondono con Sabatini, Palumbo, Banks, Withers e Hunt.


Partita a punteggio basso, che vede le due squadre sul 6 pari dopo i primi cinque minuti di gioco. A scuotere Cantù ci pensa Leunen, particolarmente ispirato con gli assist proprio come in occasione dell’ultima partita contro Reggio Emilia (8), ne beneficia tutta la S.Bernardo, avanti nel punteggio 10 a 8 grazie a un guizzo di Pecchia. I canturini tentano di scappare sul finale di quarto, andando avanti di due possessi, ma la risposta bolognese è immediata: tripla di Totè e -3 Fortitudo. Nel finale girandola di liberi, sia da una parte che dall’altra, con Banks e Procida che dalla lunetta fanno rispettivamente 3/3 e 2/2; la prima frazione finisce 19 a 16 per Cantù.


Il secondo quarto si apre con le prodezze di Procida e Smith, quest’ultimo apprezzabile anche nella metà campo difensiva; 25-18 al 12’. Baldasso, però, ultimo innesto in casa Lavoropiù, dalla panchina riesce a fornire agli ospiti una dose importante di energie e nuove idee, guidando la Fortitudo, insieme al "solito" Totè, a sole tre lunghezze di scarto da Cantù. Tuttavia, sono i canestri di Leunen e Woodard a riportare in un amen la S.Bernardo avanti di sei; riportando fiducia tra gli uomini di coach Pancotto. Tre canestri da due uno in fila all’altro, però, a firma di Banks, riportano l’Aquila a -2. Withers, dall’angolo, porta per la prima volta avanti la "Effe", 39-40 a un minuto dall’intervallo. Alla pausa lunga ospiti ancora avanti, 42 a 41. Al 20’ due i giocatori in doppia cifra, entrambi tra le fila bolognesi: 12 punti sia per Banks sia per Totè, ampiamente i migliori della squadra allenata dall’ex canturino Dalmonte. In casa Acqua S.Bernardo, però, spiccano i 6 assist di Leunen, ancora una volta determinante nei panni di play aggiunto.


Il secondo tempo inizia come era finito il primo, con gli ospiti ispirati in attacco: due triple, di Withers prima e di Banks poi, e un canestro di Hunt inducono coach Pancotto a interrompere il gioco dopo due minuti. Al 22’ conduce la Fortitudo 50 a 43. A sbloccare l’attacco locale ci pensa uno dei veterani dell’Acqua S.Bernardo, Smith, a segno con una tripla importante; tuttavia, subito "pareggiata" da quella improvvisa di Sabatini. Ospiti "on fire": 46-57 a metà quarto; Sabatini e Palumbo, poi, fissano per l’Aquila il 9 a 0 di mini-parziale, dando tredici lunghezze di scarto e costringendo Pancotto a utilizzare un altro time out.


Una scossa alla squadra di casa sembra darla Bigby-Williams, solido in difesa ma anche in attacco, con un piazzato dai cinque metri che vale a Cantù il -10. Nei secondi finali di terzo periodo, però, Palumpo e Withers, sulla sirena, rilanciano gli ospiti, avanti di quindici al 30’ con tre giocatori in doppia cifra. 51-66 a 10’ dalla fine.


Cantù in grande difficoltà anche a inizio del quarto quarto: due palle perse sanguinose consentono ai bolognesi di sfiorare anche i venti punti di vantaggio: 51-69 al 32’. Una tripla di Baldasso, subito ben inserito all’interno della sua nuova squadra, consente alla Lavoropiù di oltrepassare quota settanta punti, confermando i diciotto punti di scarto. Nel finale di partita capitan La Torre tenta di ricucire lo strappo ma gli ospiti ne hanno di più e, con merito, espugnano Desio.

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