Nasce il giorno di Halloween del 1991, ma l'unico costume che utilizza è quello da giocatore di pallacanestro. Michele nasce a Bologna e da subito gli viene impressa sul petto la “Vu nera” della Virtus che lo forgia nelle giovanili e lo lancia tra i pro. La carriera da professionista era già scritta, con la madre Anna Maria e il padre Roberto ex giocatori, conosciutisi durante un raduno delle nazionali giovanili nel 1978. Il basket era nel destino dei Vitali. Luca, fratello maggiore, è da sempre il suo punto di riferimento. L'idolo invece si chiama Gianluca Basile, vera e propria fonte di ispirazione anche se Fortitudino.
“Mitch” debutta tra i professionisti nel Febbraio 2009 e l'anno successivo viene prestato al Gira Ozzano per farsi le ossa in terza divisione, ma la categoria gli sta stretta a dir poco. Tornato a casa non trova spazio e firma per la Biancoblu Basket Bologna in Legadue. Qui si dimostra un leader, tanto da guadagnarsi la selezione da All-Star e il premio di miglior giocatore u24. La Juve Caserta mette gli occhi su di lui e il ritorno in Serie A, dove ottiene un'altra convocazione per la partita delle stelle, è il definitivo trampolino di lancio. Nel 2015 firma per due anni con la squadra che lo ha formato, ma l'anno dopo si sposta in quel di Brescia, riunendosi a Luca in una coppia di esterni ricca di talento. Dopo due ottime annate, si trasferisce ad Andorra, dove si rende protagonista anche in Eurocup. Nel luglio 2019 si guadagna la chiamata di Sassari dove esplode e si consacra del tutto.
In campo Michele si è dimostrato negli anni un attaccante puro con grandissima personalità e un atletismo fin troppo sottovalutato. Capace di migliorarsi di stagione in stagione, non ha mai smesso di crescere e ha lavorato molto sulle sue lacune. Esempio: i liberi. Da tabù (65% ai tempi di Andorra) all'89% di Sassari. Idem nel tiro da fuori, essenziale per consentirgli di aprirsi il campo e attaccare il ferro, passato dal 36% al 50.6 di quest'anno. Ancora meglio negli assist, in cui ha registrato la miglior media in carriera nell’ultima stagione. Insomma, un giocatore in continua evoluzione che non smette di migliorarsi.
Testo a cura di Edoardo Pollero di Overtimebasket.com