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Player Focus: Stefano Tonut

Player Focus: Stefano Tonut

Il sistema difensivo della Reyer chiede uno sforzo immane alle guardie, tenute a passare su ogni blocco con energia per consentire ai lunghi di rimanere nel pitturato a proteggere il ferro. Quando si sceglie di difendere a uomo, è necessaria perciò una rotazione lunga, e nessun esterno veneziano spicca in campionato per minuti giocati né, di conseguenza, per punti segnati.
Anche per questo motivo le cifre medie di Tonut non risaltano e la guardia reyerina viene raramente menzionata nei migliori quintetti degli italiani. Tuttavia, il premio di miglior difensore di Coppa Italia ha riconosciuto finalmente i suoi sforzi e portato sotto i riflettori un giocatore troppo spesso sottovalutato, anche a causa di diversi acciacchi occorsi negli ultimi anni. A Pesaro, durante le Final 8, Tonut ha mostrato le sue capacità sui due lati del campo, deciso in attacco soprattutto nei primi quarti da titolare ma soprattutto preziosissimo in difesa. Stefano non parla molto in campo e forse anche per questo è meno appariscente rispetto a suoi colleghi e compagni, eppure è stato a lungo in cima alle votazioni per l’Mvp di Coppa. Ha segnato il canestro più spettacolare della finale per aprire le danze, ha lottato su Banks quando necessario e ha segnato da 3 con costanza (38%), consentendo a De Raffaele di dargli più minuti del solito. Il suo plus-minus nella competizione è stato superiore a quello dell’Mvp Daye e del fondamentale Watt, ed è dovuto alla sua precisione dal campo, oltre che alla capacità di volare in transizione per punti facili.
Il trofeo di squadra e il titolo di miglior difensore sono stati sicuramente un’iniezione di fiducia per il figlio d’arte classe ’93, che ha poi aiutato la Reyer a passare il secondo turno di Eurocup. Venezia ha raggiunto un risultato strabiliante, raggiungendo la fase a eliminazione diretta alla sua seconda apparizione nella competizione e mostrandosi ormai una forza anche europea.
La sosta forzata per il coronavirus arriva nel momento migliore della carriera del figlio d’arte, ma siamo certi che saprà ripartire al meglio non appena il blocco sarà terminato. Infine, una domanda per tutti voi: con che ruolo lo vedreste in Nazionale?

Testo a cura di Giandamiano Bovi di overtimebasket.com

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