Da Varese ad Avellino e infine adesso a Brindisi. Frank Vitucci non riesce a fare meno del suo pupillo. D’altronde stiamo parlando di uno dei migliori giocatori della Serie A, come si fa a non comprenderlo.
Adrian Banks ha vissuto una stagione magica: capocannoniere del campionato (21.2 punti di media, tirando con il 41.4% da tre), ed è il seondo migliore per valutazione (22.3).
A 33 anni, il nativo di Memphis non smette di arricchire il suo bagaglio tecnico. Oltre al tiro da fuori (mai così efficace nel resto della carriera) e alle letture palla in mano, Adrian è il perfetto esempio di cosa significhi essere leader di un gruppo che ora non nasconde di avere elevate ambizioni: “Sento che l’esperienza acquisita in 12 anni di carriera da professionista sia la parte migliore del mio gioco. Non posso garantire la vittoria ai miei compagni ma è importante che giochiamo duro. Questo è quello che voglio, individualmente e per la squadra”.
E ci sta riuscendo eccome Banks a indicare la via da seguire per l’Happy Casa. Basta prendere la sua strepitosa Coppa Italia, impreziosita dalla storica prestazione contro Sassari da 37 punti.
Dopo una lunga carriera che lo ha visto transitare per 2 stagioni in Belgio e 4 in Israele (Stato di cui ha anche acquisito la nazionalità), Adrian ha sentito nell’estate 2018 il forte richiamo dell’Italia e, in modo particolare, di Brindisi, piazza in cui ha già giocato nell’annata ’15-’16: “Io vivo di competizione e l’Italia è uno di quei Paesi in cui la trovo a non finire. Inoltre, qui mi trattano benissimo e tutti i tifosi italiani hanno dei meriti per i miei successi”.
Già, le vittorie: a Varese tutti ricordano le sue giocate dell’annata ‘12-’13, chiusa al primo posto in regular season e alle semifinali scudetto. A Brindisi probabilmente lo ricorderanno a lungo, ancor di più se riuscirà ad aggiungere qualche trofeo in bacheca. E con Agent 0, nulla è impossibile.