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I migliori italiani del 20°turno: Pietro Aradori, Alessandro Gentile, Awudu Abass, Michele Ruzzier e Simone Fontecchio

I migliori italiani del 20°turno: Pietro Aradori, Alessandro Gentile, Awudu Abass, Michele Ruzzier e Simone Fontecchio

Il weekend appena trascorso è stato segnato indelebilmente dal lutto di un uomo, un padre, un campione, una leggenda che tutti abbiamo imparato ad apprezzare e che ha portato molti di noi ad amare questo magnifico sport. Ma in questo momento dobbiamo dimostrare di condividere non solo il cordoglio per la morte di Kobe Bryant, ma anche una piccola parte del suo amore per il gioco.


È difficile scrivere e la 20° giornata di serie A passa in secondo piano rispetto a questa tragedia. Tuttavia, non possiamo fermarci: dobbiamo parlare di Bryant, di ciò che ci ha lasciato e di tutti quei giocatori che hanno cercato e cercheranno di imitarlo.


L’ultimo turno vede l’allungo della Virtus Bologna in testa, grazie alla vittoria nel big match contro Venezia e alla contemporanea caduta casalinga di Sassari. Perde anche Brescia contro una Brindisi rinforzata dall’acquisto di Sutton, mentre Treviso vince la sfida salvezza a Pistoia anche per merito di Lorenzo Uglietti, il sesto uomo del quintetto di giornata. Ecco a voi i primi 5, i migliori italiani della 20° giornata!


 


Pietro Aradori, Fortitudo Bologna: la delicatissima sfida contro Varese viene vinta dalla Fortitudo, che si aggrappa alla Fossa e ai suoi giocatori di maggior qualità per battere un avversario ultimamente in ottima forma. Aradori contribuisce in maniera decisiva con 21 punti e 6 rimbalzi, tirando con il 50% dal campo e rimanendo perfetto dalla lunetta. È glaciale nel finale e mette i due liberi decisivi, riportando la Fortitudo in zona playoff. Μηδá½²ν ἄγαν predica Aradori: non esaltiamoci troppo per le vittorie, non abbattiamoci eccessivamente per le sconfitte: così la Fortitudo sarà libera di raggiungere la salvezza per poi puntare a qualsiasi altro obiettivo. Grazie all’esperienza e alla precisione dell’ex Reggio Emilia, la F continua a mantenere un passo inaspettato ad inizio stagione.


 


Alessandro Gentile, Trento: solo Trieste aveva vinto a Sassari in questo campionato, ma Trento, in difficoltà in Europa e apparentemente in calo nell’ultimo periodo, piazza il colpaccio esterno. Alla grande tripla del pareggio di Michele Vitali Gentile risponde da campione, decidendo la gara con una bomba che sbatte sul tabellone e poi entra, gelando il PalaSerradimigni. La fortuna sorride al termine di una settimana complicata, in cui gli acciacchi avevano privato Alessandro della possibilità di competere in Eurocup contro la Virtus, sua ex squadra. Alla fine della gara di Sassari a referto ci sono 13 punti, 5 assist e 6 rimbalzi, ma ciò che più importa è il dominio nel terzo quarto e la capacità di innescare al meglio Justin Knox, che vive una delle sue migliori partite in maglia Trento proprio grazie alla visione di gioco di Gentile.


 


Awudu Abass, Brescia: una prestazione da 21 punti che lascerà sicuramente l’amaro in bocca all’ala di Brescia, che sbaglia il tiro del pareggio nel finale contro Brindisi e vede la sua squadra perdere tra le mura amiche. È però fondamentale notare che Vitali, uno dei giocatori cestisticamente più intelligenti del campionato, abbia scelto lui per prendere l’ultimo tiro, quello cruciale. Abass è diventato una stella a tutto tondo, sempre concentrato in difesa ma ora capace di fare la differenza in attacco. La gamma di opzioni offensive si arricchisce, perché ora Abass inizia a far uso del palleggio arresto e tiro con una notevole efficacia. La rabbia per il tiro sbagliato nel finale deve subito trasformarsi in energia positiva, perché Brescia deve vincere in coppa e riprendere subito il cammino in campionato prima di rivolgere le attenzioni alle Final Eight di Coppa Italia.


 


Michele Ruzzier, Cremona: il ritorno di Travis Diener toglie qualche minuto e alcune responsabilità a Ruzzier, ma rimane la fiducia guadagnata nel periodo senza il leader carismatico della squadra. Nella vittoria contro Roma è precisissimo nel tiro da 3 (4/5 per 15 punti totali) e aggiunge 5 assist al tabellino, diventando decisivo per Cremona fin dal primo quarto. Ha buona parte del merito del +11 al termine della prima frazione, un vantaggio che Sacchetti e i suoi manterranno fino alla fine. Ruzzier sembra rendere al meglio quando gli vengono tolti alcuni compiti di regia e diventa un attaccante puro, pericolosissimo nei giochi a due in uscita dai blocchi e nella soluzione personale dalla distanza.


 


Simone Fontecchio, Reggio Emilia: gli emiliani stanno trovando la costanza mancata troppo spesso nella prima metà di stagione, anche grazie alla maggiore convinzione di Fontecchio. Contro Cantù sono 14 i punti e 5 i rimbalzi, ma il suo contributo è essenziale soprattutto in difesa. Gli aiuti sono spesso vincenti per tempi e qualità del movimento, verticale e dunque non falloso. Il duello con Pecchia, uno degli esterni più ostici da attaccare, vede l’ala della Grissin Bon uscire vincitrice. Vedremo come saprà adattarsi al cambio in regia, perché all’ordinato Mekel, spesso in grado di rifornire i compagni di palloni dopo aver preso vantaggio, subentrerà Will Cherry, proveniente dall’Olympiacos.


Fonte: Overtime.com a cura di Giandamiano Bovi

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